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Schlein: lo scontro nel governo è reale, non riescono a nasconderlo

Le divisioni” all’interno del centrodestra in materia di politica estera “sono all’ordine del giorno, c’erano anche prima forse erano piu bravi a nasconderle”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i cronisti a margine della sua visita all’Arinox di Sestri Levante.  Divisioni, sottolinea la segretaria dem, “più che concrete perché sono su temi politici molto rilevanti: la Lega ha prima commissariato Meloni dicendo che non aveva il mandato” a trattare sul piano di riarmo “a Bruxelles”, poi “ha commissariato anche Tajani dicendo che si doveva fare aiutare e scavalcandolo con il ministro Salvini”. Il prodotto di questo conflitto perenne si vede quando “la presidente del Consiglio non riesce ad esprimere una linea di politica estera chiara perché davanti alle divisioni costanti tra Tajani e Salvini dall’altra nel dubbio tace. Le abbiamo viste, le divisioni, addirittura in Parlamento dove non sono stati in grado di scrivere un riferimento né alla difesa comune europea, che servirebbe, né al piano di riarmo di von del Leyen su cui hanno tre posizioni diverse”.

Ancora ritardi sui treni, ma il ministro si occupa di altro

“Anche oggi – ha osservato – abbiamo 90 minuti di ritardo sui treni e ci stiamo dimenticando chi è il responsabile perché Salvini si occupa di tutto salvo che dei treni e la loro puntualità, il che vuol dire lavoratori e lavoratrici in ritardo ogni giorno. Si dovrebbe occupare di questo e in realtà si mette a chiamare il vicepresidente americano Vance scavalcando Tajani. Lo fanno perché sono divisi anche sulle prospettive, questo è evidente ed è sempre più difficile nasconderlo. Lo scontro mi sembra molto reale, ma nel loro scontro costante ciò che passa in secondo piano sono i problemi degli italiani a partire dalla grande questione sociale“.

Divisi su politica estera e anche sul PNRR

Le stesse divisioni, ha continuato Schlein, “le abbiamo viste anche su un altro tema importante: l’attuazione del Pnrr, una straordinaria opportunità di investimento in questo Paese in cui non si capisce se ha ragione Giorgetti che chiede un rivio di un anno o se ha ragione Foti, coperto da Meloni, che dice che invece va tutto bene e che riusciremo a spendere più el 60% delle risorse arrivate nell’ultimo anno che è è il 2026. Ci piacerebbe crederlo perché noi tifiamo sempre Italia ma abbiamo più volte offerto collaborazione al governo sull’attuazione dle Pnrr e non ci hanno mai risposto né cercato”.

 

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Centrodestra d’accordo solo sui dazi di Trump

“L’unica cosa su cui sono stati d’accordo in questi giorni – ha proseguito – è di abbassare la testa rispetto ai dazi annunciati da Trump. Lo trovo assurdo in uno dei Paesi che rischia di pagare più alto il prezzo per la sua vocazione all’export. Ma Meloni pur di non andare in contraddizione con Trump non ha il coraggio di criticarlo anzi critica l’Ue che cerca di capire come reagire insieme a questi dazi e dall’altra parte Tajani si è spinto a dire che forse dovremo importare di più dagli Stati Uniti, una specie di sindrome di Stoccolma per cui ti danno delle mazzate in faccia e tu sorridi e fai finta di niente. L’Italia ha bisogno di altro, di dare uno stimolo a una risposta europea che passi da una rinnovata autonomia strategica dell’Europa. Per noi passa da superare l’unanimità, andare verso un’Europa federale e mettere in campo un grande piano di investimenti europei da 800 miliardi all’anno”.

Costi delle bollette inaccettabili, si scorpori il gas dall’energia

La sgretaria dem ha sottolineato l’importanza dello stabilemento Arinox, una realtà importante in tutto il mondo nella lavorazione dell’acciaio inossidabile, capace di  “costruire una leadership europea” che inevitabilmente ora nutre “preoccupazioni sui dazi americani perché punta molto sulle esportazioni”, ha osservato Elly Schlein. “Poi c’e’ il tema del costo dell’energia: in Italia abbiamo il costo più alto d’Europa, non lo dobbiamo accettare perché le nostre aziende partono già da una situazione di svantaggio competitivo. Continueremo a porre con insistenza la questione di scollegare il prezzo dell’energia dal prezzo del gas, e sarebbe da fare per le imprese ma anche per le famiglie. Il governo ha accolto solo parzialmente nel decreto Bollette le nostre proposte e continueremo ad insistere”, ha assicurato Schlein.

Schlrein con Salis a Genova: siamo testardamente unitari

“Siamo testardamente unitari e non perché ce l’ha ordinato il medico ma per battere la destra. E per tutto quello che accade intorno a noi”. Elly Schlein ha concluso la giornata in Liguria con la candidata sindaca Silvia Salis in piazza Tazzoli, a Genova. “La prima priorità che ci diamo – ha aggiunto – è riscattare la dignità del lavoro: il lavoro dignitoso e non povero, non la precarietà che la destra qui e a Roma sta aumentando”.

“Nel 2024 se ne sono andate 190 mila persone dall’Italia -ha sottolinea – La destra però usa sempre lo stesso argomento: l’immigrazione, ma non ha visto l’emigrazione di tanti giovani in gamba forzati a partire. Vogliamo convincerli con Silvia che c’è opportunità di futuro migliore qui a Genova”.

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