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Schlein: “Il ddl lavoro è il supermarket della precarietà”

Ogni provvedimento che fate lo pagano i lavoratori e le lavoratrici e le loro famiglie. Nel fisco con la selva di condoni che avete messo in campo con le pacche sulle spalle ai furbi a scapito degli onesti. Nell’ambiente, dove, da negazionisti del cambiamento climatico quali siete, il tema della difesa del territorio viene considerato un problema delle prossime generazioni. Nel lavoro dove già un anno fa avete allargato a dismisura l’abuso dei voucher” aumentando la precarizzazione.  Elly Schlein apre così il suo intervento in aula alla Camera. Siamo alle dichiarazioni di voto sul Collegato Lavoro, ovvero il disegno di legge in materia di lavoro, collegato alla manovra finanziaria. Incassato, con 158 voti favorevoli, 121 contrari e 2 astenuti, il via libera di Montecitorio, il provvedimento passa ora in seconda lettura all’esame del Senato.

Il mercato del lavoro diventa il supermarket della precarietà. Tornano persino le dimissioni in bianco

“Questa legge che approvate oggi trasforma il mercato del lavoro nel supermarket della precarietà”, ha attaccato la segretaria del Pd. “Eliminate il tetto al lavoro in somministrazione, lo liberalizzate pienamente; si arriverà al paradosso che un’azienda potrebbe arrivare ad avere il 100 per cento dei propri lavoratori somministrati; allargate, inoltre, l’uso dei contratti stagionali, superando la sentenza della Cassazione che ne limitava l’uso a determinati settori e in determinati periodi; eliminate anche la causa ostativa sul regime forfettario nei contratti misti, aprendo, quindi, la strada all’abuso delle finte partite IVA – ha aggiunto -; ma, soprattutto, sì, state superando il divieto di dimissioni in bianco, una scelta che lede l’autonomia delle donne e che rende più ricattabile chi lavora caricandogli addosso l’onere della prova del licenziamento dopo 15 giorni di assenza”.

Meloni non scomodi Garibaldi: lui il Paese l’ha unito

Avete usato questa legge per regolare, ancora un po’, i vostri conti con i sindacati, per aiutare qualche amico in ritardo con le cartelle di pagamento dei contributi. Nessun respiro strategico, nessuna analisi della qualità dell’occupazione; solo una lettura propagandistica dei dati che, però, vanno letti per intero. Consiglierei alla Presidente del Consiglio di non scomodare Giuseppe Garibaldi, che ha unito questo Paese, anziché spaccarlo in due con l’autonomia differenziata – ha proseguito Schlein -. Vi abbiamo proposto di rivedere i criteri escludenti dell’accesso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori autonomi, ma niente, ve ne fregate di 400.000 lavoratori autonomi che non arrivano ai 20.000 euro l’anno e non riescono ad accedere a un aiuto per il quale già pagano un contributo”.
“Sono decine i tavoli di crisi, il governo non ha uno straccio di politica industriale“, ha sottolineato Schlein.

Ossessionati dall’immigrazione, non vedete l’enorme emigrazione dei giovani che non riescono a restare

L’obiettivo di chi sta qui dentro dovrebbe essere fermare l’esodo silenzioso dei giovani; e invece no, siete ossessionati dall’immigrazione e non vedete l’emigrazione di tanti giovani in gamba che vorrebbero restare, ma con contratti così precari e salari così bassi non ce la fanno e partono; 100.000 ragazze e ragazzi tra il 2022 e il 2023 sono andati via, perché se hai un contratto di un mese e non sai se ce l’avrai domani come fai a costruirti un futuro, come fai a costruirti una famiglia? State offrendo loro lavoro povero, precarietà, lavoro nero, salari da fame. Con questa legge, queste condizioni materiali del lavoro si aggraveranno. Io direi che potevate sceglierle un altro nome: favoreggiamento dell’emigrazione sarebbe stato un nome più adatto“, ha sottolineato la leader del Pd.
“L’unica cosa che avete proposto alle nuove generazioni – ha aggiunto la sgretaria dem –  è la cosiddetta battaglia del grano, lanciata dal Ministro Lollobrigida per un servizio civile in agricoltura pagato tra i 3 e i 6 euro l’ora. Devo dire che solo una mente eccelsa poteva immaginare di superare il caporalato legalizzandolo, è una vergogna”.

Sul salario minimo stiamo raccogliendo migliaia di firme: non ci fermeremo, tornerà in Parlamento

Avete bocciato per l’ennesima volta un emendamento delle opposizioni unite per introdurre il salario minimo legale. Sotto i 9 euro all’ora non è lavoro, è sfruttamento. È un’emergenza che riguarda milioni di lavoratori e lavoratrici che sono poveri anche se lavorano. L’avete messa su un binario morto. Vi siete dati una delega che è già scaduta, perché sei mesi sono passati. Ma vi do una notizia: stiamo raccogliendo decine di migliaia di firme di cittadine e cittadini per riportarla qui in Parlamento, noi non molleremo”.

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