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Schlein: “Dal governo solo provvedimenti spot e decisioni di corto respiro”

Sanità. “Ci avviciniamo alla discussione sulla manovra. Per noi la priorità è quella della difesa della sanità pubblica perché è in estrema difficoltà. Si stanno tagliando i servizi alle persone e si stanno allungando i tempi di attesa. C’è bisogno di togliere quei limiti alle assunzioni che stanno lasciando i reparti in difficoltà. Il diritto alla salute è fondamentale, non accetteremo altri tagli”. Così la segretaria del PD, Elly Schlein parlando a margine del IV Congresso nazionale Area giustizia Democratica a Palazzo Chiaromonte – Steri a Palermo.
 
“Ci avviciniamo alla manovra: per noi la priorità è la difesa della sanità pubblica, che ha bisogno di risorse. Si stanno già tagliando i servizi alle persone, si allungano a dismisura i tempi delle liste d’attesa: c’è bisogno di investire fortemente sulla sanità pubblica e di togliere i limiti alle assunzioni, perché i reparti sono in difficoltà. La salute è un diritto di tutti, non accetteremo altri tagli o privatizzazioni”.
 
Magistratura. “Dopo un anno di governo qualcosa emerge con chiarezza: l’esistenza di una postura animata da pulsioni, da un approccio muscolare e aggressivo verso la magistratura per limitarne e gli spazi di autonomia e indipendenza”.
 
Revisionismo giudiziario. “Il PD non accetterà mai il tentativo di riscrivere la storia. Ho apprezzato il passaggio del segretario Albamonte sul ‘revisionismo giudiziario’. Tentativi messi in atto come per la Strage di Bologna. Non è possibile a nessun livello mettere in discussione ciò che è emerso e cioé che è stata una strage fascista, realizzata da forze neofasciste, con un intento eversivo, facilitata da apparati dello Stato”.
 
Riforma della Giustizia. “Il ministro Nordio ha più volte annunciato un cantiere di riforme organiche, ma alle parole non sono seguiti i fatti, e vedendo l’approccio della maggioranza verrebbe da dire per fortuna. Abbiamo assistito a spot, decisioni di corto respiro, dannose, provvedimenti di bandiera e propagandistiche, senza una visione complessiva, senza organicità”.
 
“Qualsiasi riforma della Giustizia deve essere il frutto di un confronto con chi la fa funzionare. Il confronto e l’ascolto deve rappresentare la bussola per qualunque progetto riformatore che parta dall’analisi della realtà”.

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