La foto che pubblicano i giornali è quella che ritrae tre donne: Elly Schlein, segretaria del Pd, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi con Stefania Proietti, candidata alla presidenza dell’Umbria, i prossimi 17 e 18 novembre. La posta anche la segretaria dem sui suoi canali social, accompagnando i tre nomi da una formula: Girl power. Poi, intervistata da La Nazione, dà sostanza a quella definizione.
“Vogliamo riprendere la guida di questa terra”, dice Elly Schlein, alla fine di una giornata in Umbria per sostenere la candidatura di Stefania Proietti. “È la persona giusta, sa ascoltare, conosce le esigenze del territorio e parla alle persone“, ha aggiunto, “sta girando comune per comune, così si mettono le basi per governare. Andiamo dove le persone non credono più di poter essere ascoltate”.
I temi di cui questa campagna elettorale parla, spiega Schlein, iniziano con la sanità: “È la priorità assoluta, qui come nel resto d’Italia. Il governo Meloni a livello nazionale e quello di Tesei in questa regione hanno distrutto la sanità pubblica. Le liste d’attesa sono insostenibili, non è possibile che servano 430 giorni per una colonscopia”. Non è demagogia, di cui viene accusato il Pd: “In una situazione simile o vai dal privato tirando fuori tutti i soldi di tasca tua oppure rinunci a curarti. Noi non lo accettiamo. Chiediamo più risorse, più personale per abbattere davvero le liste di attesa. Sono scelte concrete, ma ripeto che la sanità pubblica e il diritto alla salute sono stati cancellati”.
Quanto alla scelta di presentarsi alla mensa universitaria: “L’ateneo è un’eccellenza di Perugia e dell’Umbria, ma non solo. Però anche qui il centrodestra non sta investendo, anzi taglia. Gli affitti per gli studenti sono saliti del 40 per cento, mancano agevolazioni sui trasporti, il diritto allo studio sembra sparito. Molte famiglie non riescono più a fare uscire i figli per studiare, stiamo segando le gambe al futuro dei ragazzi”.
Il centrodestra rivendica di avere ottenuto grandi risultati sulle infrastrutture: “Spostano l’attenzione. Ma io rispondo: cosa avete fatto di concreto in questi anni?” conclude Schlein.