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Scende il debito pubblico, prova del buon lavoro svolto dal governo Renzi

Il debito pubblico italiano, nel terzo trimestre 2016, rispetto al precedente cala di 2,8 punti percentuali passando dal 135,5% al 132,7%. Un buon segnale di vitalità della nostra economia e del lavoro fatto per razionalizzare e contenere la spesa pubblica.

Una evidenza che vale per chi, nel nostro Paese, offre letture spesso fuorvianti e ancor di più in chiave europea rispetto a chi avanza dubbi sull’efficacia delle misure adottate.” Lo dichiara Alessia Rotta, responsabile Comunicazione del Partito democratico, commentando i dati diffusi oggi da Eurostat.

 
“La riduzione del debito pubblico in percentuale del Pil doppia in Italia rispetto alla media dell’Eurozona, e tra le più alte riduzioni tra tutti paesi, è una ottima notizia che conforta una politica economica che ha puntato su crescita e cautela fiscale. La ragione è duplice”. Lo afferma il responsabile Economia e Lavoro del Pd, Filippo Taddei.
“In primo luogo – continua Taddei – un paese ad alto debito pubblico come l’Italia ha bisogno di ridurre il proprio debito pubblico più velocemente degli altri, come i dati di Eurostat confermano.
In secondo luogo questa riduzione del debito dimostra che puntare sulla crescita economica accompagnata da una costante ma progressiva riduzione della spesa pubblica rimane la strada maestra per ottenere le più forti riduzioni del debito pubblico.
Un debito pubblico che, vale la pena ricordare, non è responsabilità di chi governa oggi ma la cui riduzione rimane l’obiettivo di qualunque governo responsabile”.

 

“La riduzione del rapporto fra indebitamento e Pil, certificato da Eurostat, dal 135,5 al 132,7 è un dato molto significativo e costituisce la prova, non l’unica, del buon lavoro fatto dal governo Renzi. La strada delle riforme intrapresa da quel governo, che può e deve continuare con l’operato del governo Gentiloni, è quella giusta per aggredire le difficoltà economiche che toccano tutta l’Europa. Ed è molto significativo che il nostro Paese sia quello con la maggiore diminuzione di quel rapporto: vuol dire che l’Italia ha lavorato bene”. Così il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Giorgio Tonini.

“Mi sembra che questo sia un segnale importante – aggiunge Tonini – anche per quella Ue che ci sta contestando alcuni numeri sul bilancio. Io credo si debba compiere una valutazione complessiva di quanto l’italia ha fatto in questi mesi e i dati Eurostat ci dicono che l’Europa dovrebbe guardare al nostro Paese con grande fiducia”.

 

Sottolinea la positività del dato anche la Vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Silvia Fregolent: “Il dato diffuso oggi dall’Eurostat è positivo per tre ordini di ragioni. Il primo, è la buona notizia sulla situazione dei conti pubblici italiani, con la certificazione della riduzione dal 135,5% al 132,7 del rapporto fra indebitamento e Pil. Il secondo è il trend in cui essa si inserisce; l’Italia, infatti, si pone in evidenza per essere il Paese con la maggiore diminuzione tra i 28 dell’Unione europea. Il terzo, è il messaggio di fiducia che mandiamo a Bruxelles, in questi giorni in cui il nostro governo sta dialogando sul famoso 0,2% di sforamento che ci viene contestato sull’ultima nostra Legge di Bilancio. Le riforme portate avanti da Governo e Partito democratico, quindi, non solo hanno fatto invertire rotta alla nostra economia, passando dai Pil negativi a quelli con segno più. Ma, allo stesso tempo, stanno contribuendo al risanamento dei nostri conti”.

 

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