Il presidente dell’Europarlamento David Sassoli è naturalmente sollevato. La sconfitta di Trump gli pare mettere fuori gioco i populisti, “cultori delle piccole Patrie”, perchè alla Casa Bianca c’è nuovamente “un leader che crede nel processo d’integrazione europea, favorevole a un’Europa partner forte e credibile degli Stati Uniti”.
Sassoli, in una intervista a “La Stampa” si dice convinto che questo cambio della guardia sia “una grande opportunità per tutti”.
“Con Biden sarà diverso. Venne nel nostro emiciclo per dire che col trattato di Lisbona l’Unione diventa più forte. Ora, è certo che non dobbiamo allentare la spinta che rende l’Ue più resiliente, più autonoma e indipendente. Ma la rinnovata opportunità è affrontare insieme con l’America le sfide comuni. E c’è qualcosa che vale sia per l’Europa che per gli Usa: povertà crescente, diseguaglianze e esclusione sociale sono i campi di impegno. Il Covid-19 è stata la prima crisi globale alla quale non abbiamo opposto una visione comune e ciò ha reso meno efficaci le nostre risposte”.
Da Biden si aspetta “una politica verso il resto del mondo, meno divisiva e più dialogante. Ferma su alcuni principi. E anche un ritorno degli Usa al multilateralismo, che è stato congelato nei quattro anni di Trump.
Mi ha fatto piacere durante lo spoglio elettorale il tweet di Biden che vincola la sua amministrazione a tornare protagonista nella lotta contro il cambiamento climatico”.
Secondo Sassoli “il modello Trump è fallito perchè ha puntato sull’America di chi ce la fa. Il nuovo dialogo Ue-Usa è per politici che vogliono ricollegare popolo e democrazia e segnare la rotta del XXI secolo”, ha osservato Sassoli.
Quanto all’Italia, “deve uscire dal dibattito un po’ autoreferenziale e lanciarsi in mare aperto, da grande paese europeo. Siamo in prima fila nelle sfide globali: Mediterraneo, Turchia, Medio Oriente, Africa, immigrazione fanno dell’Italia un interlocutore a livello globale. E’ una occasione da non perdere”, ha concluso Sassoli.