“Una bellissima vittoria per Alessandra Todde, il centrosinistra e il Pd in Sardegna. E una sconfitta importante per la destra, che ha mal governato la regione negli ultimi cinque anni e ha poi subito la scelta di un candidato calato dall’alto da Giorgia Meloni, facendo esplodere le proprie contraddizioni”. Lo scrive in una nota Davide Baruffi responsabile enti locali della segreteria nazionale Pd.
“Per noi – prosegue Baruffi – è lo sprone a proseguire su questa strada, a partire dall’Abruzzo dove si vota tra due settimane. E per la Basilicata e il Piemonte, dove un accordo unitario è ora indispensabile esercitando tutti un di più di responsabilità. Sono tutte (ora, dopo la Sardegna, possiamo dire “erano tutte”) regioni guidate dalla destra e il nostro compito è offrire un’alternativa, credibile e migliore, come centrosinistra. Se diamo agli elettori un’alternativa possono premiarci; se ci presentiamo divisi, invece, pensano che siamo i primi a non crederci e a lasciare campo aperto alla destra. Peraltro, quando riesce ad unire, il Pd si rafforza sempre, come è emerso anche in Sardegna, affermandosi nettamente non solo come primo partito del centrosinistra, ma battendo soprattutto Fratelli d’Italia”.
“Questo è un voto regionale, è vero, e per tale va rispettato. È però anche un segnale nazionale molto importante. Non da ultimo – conclude Baruffi – è un ottimo viatico anche per le città in Sardegna che tra poco andranno al voto, a partire da Cagliari e Sassari, oggi guidate dalla destra e dove il centrosinistra ha stravinto”.
Roma, 27 febbraio 2024