Salute mentale, Sereni (Pd): bene Schlein, serve molta più attenzione
“Ha fatto benissimo oggi la nostra segretaria a porre l’accento sul tema della salute mentale. Abbiamo segnalazioni ogni giorno: ragazzi e ragazze che vorrebbero poter usufruire dello psicologo a scuola o nelle università e invece non lo trovano. Genitori alle prese con bambini e bambine che avrebbero bisogno di essere seguiti per disturbi che aumentano e si manifestano sempre più precocemente mentre mancano specialisti e reparti di neuropsichiatria infantile. Famiglie che vivono la malattia mentale e denunciano l’indebolimento dei Dipartimenti per la Salute Mentale in tante realtà del Paese. Le scarse risorse per il bonus psicologo sono una goccia in una situazione che meriterebbe ben altre misure. Nei due provvedimenti presi nei giorni scorsi in CdM, il Decreto “fuffa” sulle liste d’attesa e il Disegno di legge collegato, il Governo fa riferimento al Programma Equità Salute che è frutto del lavoro fatto con l’Europa dal Ministro Speranza e che finanzia, con risorse europee, progetti individuali per superare l’istituzionalizzazione dei pazienti nelle regioni del mezzogiorno in cui non esistono servizi alternativi adeguati. Ma i provvedimenti del Governo non si misurano con la necessità di investire in modo significativo sui Servizi per la Salute mentale nel loro complesso. Ricordo che la spesa media italiana per la salute mentale è ferma al 3% del Fondo Sanitario Nazionale (a fronte di un obiettivo da tutti dichiarato come ottimale del 5%); che le differenze tra le diverse regioni in termini sia finanziari che di efficacia sono enormi; che mancano all’appello circa 11mila operatori tra psichiatri, psicologi, infermieri, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali. Non saranno certo i 60milioni ipotizzati dal DDL del governo, peraltro a decorrere dal 2026, a risolvere questo quadro assai preoccupante. Servono misure più consistenti e subito”. Così in una nota Marina Sereni, Responsabile salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 6 Giugno 2024
“Ha fatto benissimo oggi la nostra segretaria a porre l’accento sul tema della salute mentale. Abbiamo segnalazioni ogni giorno: ragazzi e ragazze che vorrebbero poter usufruire dello psicologo a scuola o nelle università e invece non lo trovano. Genitori alle prese con bambini e bambine che avrebbero bisogno di essere seguiti per disturbi che aumentano e si manifestano sempre più precocemente mentre mancano specialisti e reparti di neuropsichiatria infantile. Famiglie che vivono la malattia mentale e denunciano l’indebolimento dei Dipartimenti per la Salute Mentale in tante realtà del Paese. Le scarse risorse per il bonus psicologo sono una goccia in una situazione che meriterebbe ben altre misure. Nei due provvedimenti presi nei giorni scorsi in CdM, il Decreto “fuffa” sulle liste d’attesa e il Disegno di legge collegato, il Governo fa riferimento al Programma Equità Salute che è frutto del lavoro fatto con l’Europa dal Ministro Speranza e che finanzia, con risorse europee, progetti individuali per superare l’istituzionalizzazione dei pazienti nelle regioni del mezzogiorno in cui non esistono servizi alternativi adeguati. Ma i provvedimenti del Governo non si misurano con la necessità di investire in modo significativo sui Servizi per la Salute mentale nel loro complesso. Ricordo che la spesa media italiana per la salute mentale è ferma al 3% del Fondo Sanitario Nazionale (a fronte di un obiettivo da tutti dichiarato come ottimale del 5%); che le differenze tra le diverse regioni in termini sia finanziari che di efficacia sono enormi; che mancano all’appello circa 11mila operatori tra psichiatri, psicologi, infermieri, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali. Non saranno certo i 60milioni ipotizzati dal DDL del governo, peraltro a decorrere dal 2026, a risolvere questo quadro assai preoccupante. Servono misure più consistenti e subito”. Così in una nota Marina Sereni, Responsabile salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 6 Giugno 2024