Ettore Rosato Ettore Rosato, capogruppo Pd, cosa succede nel Pd dopo il 4 dicembre?
«Più che di cosa succede dentro al Pd, siamo preoccupati di cosa succede all’Italia se perdiamo l’occasione di questa riforma costituzionale».
Nel Pd si rischia la rottura?
«Io ricordo che il Pd ha votato la riforma, poi è stato posto il problema della legge elettorale e abbiamo firmato un documento per cambiarla: tutte le questioni di merito sono risolte, le altre questioni le demanderei al congresso».
Per convincere la minoranza non avreste potuto presentare una legge in Parlamento anziché un documento «informale»?
«Credo che una parte di partito non avrebbe cambiato idea nemmeno se avessimo approvato una nuova legge elettorale. Tutte le opposizioni hanno chiesto di discuterne dopo il 4 dicembre. Ma per me quel documento è impegnativo, e gli impegni contano. Spiace ci sia chi li mette in discussione».
Cuperlo rimprovera a Renzi di essere divisivo. Ha torto?
«Renzi ha un carattere molto forte: se non fosse così, anziché il referendum oggi faremmo un convegno sui 35 anni dall’inizio del percorso delle riforme! Il partito però non è Renzi, lui è il segretario, ma il partito si costruisce insieme».
Umanamente come vive queste tensioni?
«Sono molto amareggiato. Questa riforma conclude 30 anni di lavoro del centrosinistra: gli sforzi che vengono fatti per farla naufragare mi rattristano».