“Il neo assessore al Bilancio del Comune di Roma Raffaele De Dominicis ammette che la sua nomina è avvenuta su indicazione dell’avvocato Sammarco, mentre apprendiamo dalla stampa che i piani di Paola Muraro per l’Ama consistevano nel far fuori tutti i dirigenti ‘nemici’, cioè lontani dalla destra e dal network di Alemanno. Questo è il nuovo che avanza a Roma, il ritorno al peggior governo della Capitale”. Lo ha dichiaratola senatrice Pina Maturani, vicepresidente del gruppo del Pd.
“A Roma è il caos, il sindaco Raggi in guerra con il movimento e i vari spezzoni dei direttori, nomina Raffaele De Dominicis al posto dell’assessore Minenna. Proprio le modalità con cui si è arrivati a questa scelta la dicono lunga sulle tensioni esistenti: la nomina è avvenuta infatti per segnalazione dell’avvocato Sammarco. Il partito-movimento, che voleva dare insegnamenti di democrazia diretta e trasparenza, subappalta la scelta per incarichi di primo piano al Comune di Roma al titolare dello studio legale dove la Raggi faceva il praticantato. E’ la prova che Alemanno e Previti dettano legge nella giunta capitolina con buona pace dei grillini e delle loro ansie di presunto cambiamento, aspettative asfaltate dalla stessa Raggi”. Così Ernesto Carbone, dell segreteria del Pd.
nuovo assessore bilancio giunta #Raggi è stato segnalato dallo studio Sammarco. Avranno chiesto un parere a Previti? #unagiuntadistelle
— Stefano Esposito (@stefanoesposito) 5 settembre 2016
Andrea Romano, parlamentare del Pd, è intervenuto sulla questione dell’avviso di garanzia ricevuto dell’assessore Muraro definendo “le parole dell’assessore inquietanti” e aggiunge che “tutto ciò avviene con il sostegno del sindaco Raggi e di esponenti politici come Luigi Di Maio. Da mesi l’assessore dice e non dice, si trincera, come tutti ricordiamo, dietro formule ambigue: “Non potevo denunciare perché avevo un vincolo di riservatezza”. Ora siamo al complotto.
Se è a conoscenza di fatti li esponga. Per ora l’unico complotto è quello che hanno messo in atto i 5 stelle contro se stessi portando alle dimissioni persone da loro stessi nominate, a tutto danno dei cittadini romani”, ha concluso.