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Roma, evidente la responsabilità politica del M5S su Muraro

“Le ricostruzioni della stampa sulla Muraro delineano un quadro inquietante. Non solo la Muraro avrebbe mentito per tutto questo tempo, ma sembra emergere che avrebbe truccato le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento dei rifiuti durante la sua consulenza in Ama. Fatti gravissimi con ricadute in materia di inquinamento. Emergerebbero favori che elargiva ai privati, ad amici, fino agli spostamenti del personale per impedire loro interferenze nelle sue manovre. Alla luce di tutto questo bisognerebbe rileggere gli atti che determinarono le dimissioni di Fortini”. Così Andrea Romano, deputato del Pd.

“Ma ciò che colpisce maggiormente – prosegue Romano – è il ruolo che avrebbe avuto Luigi Di Maio, il paladino più agguerrito tra i cinque stelle della legalità e della trasparenza che, nonostante sapesse della notizia dell’iscrizione della Muraro nel registro degli indagati, avrebbe continuato imperterrito a darle copertura politica”.

“Come mai tutta questa sollecitudine nel coprire la Muraro e di conseguenza anche il sindaco Raggi? Possibile che non avesse capito la gravità dei fatti? Di Maio, Raggi e tutto il M5S spieghino perché hanno continuato a far finta di nulla. La magistratura farà il suo corso – conclude il depuatato dem – ma la responsabilità politica dei cinque stelle è talmente evidente che hanno il dovere di risponderne di fronte alla città e ai suoi cittadini”.

 

Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza del Pd: ‘tra dimissioni e sospensioni, dai grillini le soite farse’.

“Il M5S, dietro i suoi proclami di trasparenza e legalità, continua a prendere in giro gli italiani. Sconcerta quanto sta emergendo sul caso Muraro e sconcerta ancora di più che sul sito del Comune di Roma la sua nomina ad assessore all’Ambiente non sia stata ancora rimossa, né risulta, nonostante le dichiarazioni del sindaco Raggi e del vicesindaco Frongia, revoche in tal senso. A pensare male si commette peccato: si tratta di una dimenticanza o semplicemente il M5s, nel difendere a spada tratta l’indifendibile Muraro, fa finta di averla dimissionata? Se poi si guarda quello che è accaduto a Palermo c’è da restare spiazzati, perché i parlamentari siciliani Di Vita, Mannino e Nuti, più noti per il loro coinvolgimento nello scandalo delle firme false nel capoluogo siciliano, pur risultando sospesi, hanno tranquillamente presenziato in Aula negli scranni del M5S. Chi pensano di prendere in giro i grillini se non loro stessi e i cittadini? Ancora una volta dal M5S le solite farse”.

 

“Le dimissioni dell’assessore Muraro sono vere o no? Ce lo chiediamo perché non c’è traccia di revoca e sul sito del Comune di Roma risulta essere tuttora in carica. Ancora: i parlamentari siciliani del M5s Di Vita, Nuti e Mannino sono stati ‘sospesi’ in seguito al clamoroso caso delle firme false di Palermo, eppure sono ancora al loro posto tra i rumorosi e sguaiati banchi del movimento. Anche la sospensione è finta come le firme? Altro che il governo Gentiloni, sono loro a prendere spudoratamente in giro gli elettori.” Lo ha dichiarato Simona Malpezzi, parlamentare del Pd.

 

Per il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente: “La vicenda dell’assessora all’ambiente del Comune di Roma Paola Muraro è davvero sconcertante. Le inchieste della magistratura faranno il loro corso per accertare le eventuali responsabilità penali sue e di chi con lei ha gestito i rifiuti nella Capitale. Ma il tema da porre è politico. Una consulente di Ama prima e assessora poi che avrebbe costretto gli impianti di Rocca di Cengia e Salario ad operare in violazione delle prescrizioni delle autorizzazioni, non rispettando in particolare le percentuali di trasformazione dei rifiuti, per favorire strutture private dei soliti noti, aspetta sei mesi per togliere il disturbo?”.

“Tutto ciò è sconcertante – prosegue Vaccari – perché oltre all’inganno e all’eventuale truffa ai danni dell’amministrazione pubblica, si configura il rischio che con il suo comportamento Paola Muraro abbia provocato danni all’ambiente e comportato un aggravio dei costi della gestione dei rifiuti per i cittadini romani, a tutto vantaggio dei proprietari degli impianti privati. Non era il Movimento 5 stelle, che l’ha nominata e sostenuta, a predicare onestà, trasparenza e correttezza? E in tutto questo, non una parola della sindaca Raggi nell’Aula del Campidoglio. Una vergogna, conclude Vaccari.

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