La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è giunta alla sua ventinovesima edizione. Una storia di impegno e ricordo che ha visto, anche quest’anno, tantissime associazioni, scuole, realtà sociali, enti locali, scendere in piazza per gridare il proprio No alla mafie.
Ancora una volta le strade di Roma si sono riempite di volti e storie che si intrecciano in una grande ricordo collettivo e di gratitudine. Sullo striscione di testa si legge “Roma città libera”, lo slogan scelto per questa edizione che evoca il film “Roma città aperta”. Alle casse è risuonato il brano “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri mentre il corteo percorreva via Merulana, dove poco dopo sono stati letti i nomi di tutte le vittime di mafia uccise in Italia.
Presenti al corteo, fra gli altri, il presidente di Libera Don Ciotti, la segretaria del Pd Elly Schlein, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e quello del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Da più parti si sottolinea la mancanza di membri del governo alla manifestazione, non certo un bel segnale.
La segreteria dem ha detto intervenendo alla manifestazione: “Il Pd continua nella sua battaglia contro le mafie, l’impegno per liberare le persone dalla ricattabilità che è lo spazio dove le mafie si insinuano: il salario minimo, l’emancipazione delle donne sul lavoro, la battaglia contro il subappalto a cascata. Ogni battaglia la dedichiamo allo forzo di riscatto, giustizia sociale, quindi di lotta per la legalità”. La segretaria del Pd ha ricordato che quella contro la mafia “è una battaglia che va fatta non solo con gli strumenti di legge ma anche culturalmente, e questa – ha detto rivolta ai partecipanti alla manifestazione – è la risposta migliore ed è ogni volta più partecipata”. Oggi a Roma, ha sottolineato Schlein, “non ci sono solo tanti giovani ma anche tante associazioni, a partire da Libera che portano avanti questo impegno, e tanti buoni amministratori insieme ad Avviso pubblico, che dimostrano con i fatti come si contrasta la criminalità”, ha concluso.
Dello stesso parere anche la senatrice Enza Rando, responsabile Lotta alle mafie e Legalità della segreteria nazionale del Partito Democratico: “Oggi è una bellissima giornata. Insieme a tante studentesse e studenti abbiamo riempito le strade di Roma per lanciare un messaggio chiaro sulla cultura della legalità, contro le mafie. Anche da questa piazza è importante svegliare le istituzioni: il pensiero per le vittime della mafia deve essere rinnovato ogni giorno, non solo il 21 marzo. Ricorderemo più di 1100 uomini e donne, vite spezzate ma soprattutto storie di ribellione contro la criminalità organizzata. Oggi, insieme a centinaia di giovani, rinnoviamo il nostro impegno per la legalità e l’etica pubblica, contro tutte le mafie”.
In piazza anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha messo in guardia: “Dobbiamo lavorare anche culturalmente con le scuole e la società civile per rafforzare tutti i presidi e per rigenerare quei luoghi come le periferie dove le mafie usano la povertà e il degrado per arruolare i giovani per farne staffette dello spaccio. Serve un’azione a 360 gradi – ha sottolineato – e l’impegno di Libera con Don Ciotti è straordinario. Siamo con lui”. Gli fa eco il sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha incassato la solidarietà di tantissimi amministratori locali e leader politici dopo la decisione del ministro Piantedosi di istituire una commissione d’inchiesta per infiltrazioni mafiose nel Comune pugliese: “La lotta alla criminalità organizzata si fa anche con l’antimafia sociale e con l’impegno quotidiano di associazioni, sindaci e di ciascuno di noi. Questa manifestazione dimostra da che parte sta il paese”.