“Abbiamo giĆ detto che siamo disponibili a migliorare l’Italicum, che io considero comunque una buona legge, ma non in un clima di ricatti, piuttosto con una reale collaborazione da parte di tutti. Bisognerebbe fidarsi, nel Pd abbiamo dimostrato che, pur nelle differenze di opinioni, la nostra parola conta e che siamo un partito plurale, mentre altri risolvono il dissenso con le espulsioni. Ma per cambiare legge elettorale serve anche un migliore clima parlamentare e la collaborazione di un pezzo delle opposizioni”. Lo afferma in una intervista all’UnitĆ il capogruppo del Pd alla Camera Ettore Rosato commentando la richiesta della Sinistradem di modificare la legge elettorale pena il voto contrario al referendum.
“Forza Italia ora ha dichiarato di ridiscutere di legge elettorale solo dopo il referendum” aggiunge Rosato osservando che il “combinato disposto” di poteri troppo concentrati sul partito vincente e sul governo “esiste solo nella discussione politica, e in generale ĆØ una forzatura legare l’Italicum alla Costituzione. La Carta vigente ha sopportato leggi elettorali molto diverse, proporzionale, Porcellum, Matterellum, perchĆ© la Costituzione non deve essere adattata alle leggi elettorali, ma vive in sĆ©”. La data del referendum? “Il Consiglio dei ministri deve comunque attendere i 10 giorni per gli eventuali ricorsi per decidere, in ogni caso lavorerĆ per garantire la massima partecipazione dei cittadini – risponde -. Novembre mi sembrerebbe una scelta coerente, dopo l’approvazione della StabilitĆ in un ramo del Parlamento, per non sovrapporre delle cose cosƬ importanti e dar tempo per una capillare informazione”.
“Ora comincia la vera sfida – rilancia -, perchĆ© abbiamo realizzato quello che da trent’anni nessuna forza politica era riuscita a fare, neppure chi oggi critica la riforma”, “la voce ora passa agli italiani, e dobbiamo andare avanti con i comitati del SƬ. I circoli, i militanti, chi vuole puĆ² crearne uno, noi li aiuteremo, siamo qui”.