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Riforme, Guerini: non ci siamo mai sottratti a un confronto costruttivo

“Se lo scopo è la ripresa di un confronto costruttivo, pur da posizioni alternative, sulle grandi questioni del Paese, non ci siamo mai sottratti. Però il destinatario di questo appello è Forza Italia”. Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini, in una intervista a Libero sulle possibilità di un nuovo patto del Nazareno.

 

E alla domanda se la legge elettorale sarà parzialmente modificata risponde: “Io penso che l’Italicum sia una buona legge elettorale. Il premio alla lista – ripeto – si è condiviso all’interno della maggioranza, abbassando le soglie al 3%. Abbiamo discusso tanto e votato più volte. Se ci sarà la volontà di confrontarsi su ipotesi percorribili, lo faremo. Per ora non vedo nulla di concreto”. Verdini alleato? “Direi di no. Ala ha deciso, in questa legislatura, dentro la frantumazione del centrodestra, di scegliere una posizione di confronto con la maggioranza, pur da una posizione autonoma, per compiere le riforme. Ma questo non prelude ad alleanze politiche”.

 

Secondo Guerini, “personalizzare il referendum è sbagliato. Gli italiani dovranno decidere sul merito della riforma costituzionale. Dovranno decidere tra il cambiamento e il mantenimento dello status quo”, “Renzi ha detto una cosa chiara: questo governo è nato su alcuni obiettivi. Stimolare la ripresa, cambiare la strategia in Europa e fare le riforme che servono al Paese, di cui si è discusso per anni È evidente che, nel momento in cui la riforma costituzionale dovesse essere bocciata, se ne trarranno le conseguenze. Mi stupisco dello stupore”. E conclude: “sono certo che vinceranno i sì, gli italiani sanno qual è la posta in gioco”.

 

“Si tratta di lavorare ancora di più per corroborare la partecipazione, la capacità di essere sede di elaborazione e di proposta. Forse, se c’è una critica da fare, e me la prendo io, è che in qualche caso siamo stati troppo accomodanti. Ma respingo l’idea di un Pd in crisi. Abbiamo decine di migliaia di militanti che si dedicano volontariamente alla vita del partito”. Così il vicesegretario del Pd, che a proposito delle amministrative dice: “Abbiamo candidato figure all’altezza del compito. Di Fassino tutti dicono a ragione che è stato un buon sindaco. E anche Giachetti era un candidato di alto profilo. Poi, probabilmente, è prevalsa una voglia indistinta di cambiamento che ci ha penalizzati. Ma nessuno può dubitare che i nostri candidati fossero inattaccabili dal punto di vista dei loro profili”. E del suo rapporto con Renzi dice: “E’ molto stimolante, perché è una grande personalità e ha una capacità di lavoro impressionante. Misurarsi con uno così, ogni giorno, non è facile. Ma il rapporto con lui è molto positivo. E’ una persona che, nonostante quanto si dice, ascolta molto. Poi decide, ma ascolta”.

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