“L’ideale sarebbe avere riforme il più possibile autoapplicative: “E’ uno sforzo che stiamo facendo. Quando nasce un provvedimento di iniziativa governativa si cerca di ridurre l’impatto della normativa secondaria. Non sempre, però, è possibile. Talvolta è durante l’esame parlamentare, nella fase emendativa, che i decreti attuativi aumentano”.
Lo afferma Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, in un’intervista al Sole 24 Ore nella quale spiega che “secondo le statistiche di Camera e Senato quella crescita e’ superiore al 30 per cento”.
“Quello compiuto con il decreto di lunedì – afferma ancoraBoschi – è una sorta di intervento di pulizia del quadro normativo, piccole cose che però sono molto più strategiche di quello che sembra. Questa per me è una sfida meno visibile ma affascinante quanto le grandi riforme costituzionali”.
Alla domanda se non sia necessario un riassetto generale del corpus normativo, tenendo conto che uno fra i suoi predecessori come Roberto Calderoli aveva fatto un falò delle leggi inutili, Boschi replica: “E’ quanto stiamo facendo, eliminando le norme senza più senso. Di certo, non ho intenzione di fare falò – rimarca peròBoschi -. Quello di qualche anno fa non mi pare abbia ridotto granchè il numero di disposizioni inapplicabili, in ogni caso semplificazione non significa solo ridurre il numero delle leggi, ma deve servire a rendere le norme più chiare per i cittadini”.