Nel presentare «Basta un Sindaco», il vicepresidente del Pd, Matteo Ricci, ha spiegato che la mobilitazione dei primi cittadini «dovrà essere capillare» perché, «in particolare nei piccoli cenni, dove non è forte il voto di opinione, i sindaci hanno la capacità si spostare molti voti…».
Come sindaco di Pesaro, scenderà in piazza con la fascia tricolore?
«No, la fascia tricolore la lasciamo in Comune».
Il Movimento cinque Stelle accusa il Pd di infangare la terzietà cui si dovrebbe ispirare il sindaco nelle campagne elettorali.
«Questa accusa è ridicola. Cosa dire allora della sindaca Raggi che fa campagna per il No? E della collega Appendino a Torino? E di Nogarin a Livorno? Loro possono parlare e i nostri sindaci devono tacere? Il sindaco di Ascoli, Castelli, è di Forza In segreteria Matte° Ricci, 42 anni, sindaco di Pesaro, è responsabile Enti locali del Pd Italia e fa legittimamente la sua battaglia per il No senza che sia stata sollevata alcuna polemica».
Cosa farete se il M5S denuncia i sindaci che partecipano alle iniziative fissate per domani?
«La minaccia di una denuncia è ridicola perché non utilizzeremo le strutture dei Comuni, i simboli istituzionali e la fascia tricolore. Quindi è inutile minacciare i sindaci che aderiscono, compreso Tosi a Verona. Mentre da Venezia aspettiamo ancora un segnale da Brugnaro. I Cinque Stelle sono nervosi, hanno fiutato la rimonta del Sì perché due indecisi su tre sono pronti a votare la riforma».
Il ministro Deirio e il sottosegretario Rughetti hanno invitato i sindaci ad aderire all’iniziativa perché
«il Sì vuol dire puntare sulla crescita» mentre
«con il No l’Italia tornerebbe dentro le sacche delle politiche dell’austerity».
Perché questo messaggio ha una marcia in più se è veicolato da mille sindaci?
«Perché, soprattutto nei piccoli centri dove non è forte il voto di opinione, i sindaci hanno la capacità di muovere molti voti».