I giovani del Mezzogiorno guardano all’agricoltura per scrivere pagine di futuro di questi territori. Vogliamo sostenere i loro progetti con 50 milioni di credito per nuove imprese e con la banca delle terre incolte
Così Maurizio Martina ha riassunto il senso del piano “Resto al Sud” che il governo rende oggi operativo dopo le misure varate già a giugno scorso: terre incolte in affitto o in comodato per incentivare le imprese agricole ad alto contenuto innovativo e arginare così la fuga dei giovani dal Mezzogiorno.
Un miliardo e 300 milioni di euro di investimento per attivare le misure che prevedono l’istituzione della banca delle terre incolte e uno sportello Invitalia per finanziare le nuove imprese. “Misure che vanno in vigore oggi – sottolinea il ministro per la Coesione Territoriale e per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti – e sono importanti per il rilancio del Sud. Il lavoro dei giovani è fondamentale e dobbiamo riaprire un orizzonte di speranza per i nostri giovani”.
Un contratto di concessione sarà stipulato sui terreni incolti di proprietà comunale, mentre un contratto di affitto disciplinerà i rapporti tra privati. In entrambi i casi la durata sarà di 9 anni rinnovabili, portando così a 18 anni la durata complessiva. Ai Comuni il compito di inventariare i terreni utili per il progetto.
La misura, oltre a creare opportunità di lavoro dovrebbe aiutare anche a rigenerare terreni abbandonati, che sono spesso inneschi per incendi o vengono utilizzate come discariche abusive. “Abbiamo già fatto una sperimentazione con il progetto ‘Terre vive’ con l’agenzia del Demanio.
Spiega ancora il ministro per l’Agricoltura, Maurizio Martina – e questa esperienza ci ha detto chiaramente che c’è una domanda di terra da parte di tanti giovani che vogliono investire su esperienze agricole dì impresa. Dobbiamo estendere la sperimentazione e farlo in terre del Sud”.
«I due provvedimenti che presentiamo oggi sono strumenti che mettiamo a disposizione dei ragazzi meridionali. In base allo stanziamento che abbiamo fatto abbiamo calcolato che circa 100mila giovani nei prossimi tre anni potranno diventare imprenditori e trovare occupazione. Abbiamo messo 1 miliardo e 300 milioni per questo obiettivo», ha detto il ministro Claudio De Vincenti in occasione dell’incontro “Le nuove opportunità per i giovani” al Castel dell’Ovo.
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