“Superare il regolamento di Dublino e adottare una politica di immigrazione europea con un diritto d’asilo europeo: questa la ricetta di del premier Matteo Renzi, intervistato al Corriere della Sera.
Il presidente del Consiglio, ricorda che si รจ di fronte a “una grande crisi mondiale ed europea da affrontare a Bruxelles, non a Lampedusa”.
“E’ stata la prima battaglia del mio governo: chiedere l’internazionalizzazione di questa crisi”. Adesso “non dobbiamo piรน tamponare l’emergenza, ma anche avere un ruolo maggiore in Africa e Medio Oriente, investire di piรน sulla cooperazione internazionale, agevolare i rimpatri, e bloccare i trafficanti di uomini per sempre. Questo -assicura ancora il premier- รจ il momento giusto per lanciare un’offensiva politica e diplomatica. L’Europa deve smettere di commuoversi e iniziare a muoversi”.
“L’Italia รจ in movimento, altro che ferma”, mostra il suo ottimismo Renzi, confortato -sottolinea- dai dati economici: “Dopo anni di segno negativo, torniamo a crescere. Gli indici di fiducia e i consumi tornano a crescere. Il turismo tira, in particolare al Sud. Si respira un clima di ripartenza”.
Il premier aggiunge che non si accontenta “dello zero virgola”. “I precedenti governi avevano un netto segno ‘meno’, ora siamo al ‘piu””. “Cresciamo all’incirca come Francia e Germania: poco, ma finalmente come loro”.
E ricordando i risultati portati a casa negli ultimi mesi (dalle riforme ai rinnovo dei vertici di Rai e Cdp, passando per la risoluzione delle crisi aziendali, o al varo di novitร come il divorzio breve) aggiunge: “L’Italia รจ in movimento, altro che ferma. Con buona pace di Salvini che organizza manifestazioni per ‘bloccare l’Italia’: sono vent’anni che siamo bloccati, ora รจ il momento di correre. Voglio vedere quanti imprenditori del Nord-Est fermeranno le aziende per la sua serrata”.
Parlando di tasse, Renzi ha assicurato: “Il governo abbasserร le tasse come promesso utilizzando la flessibilitร del patto di stabilitร finalmente ottenuta in ambito Ue”.
“Per la prima volta, grazie al lavoro di tutti a partire da Padoan, abbiamo ottenuto la possibiiltร di uno spazio di patto di circa l’1%, 17 miliardi di euro. Cercheremo di usare parte di quello. Io le tasse le ho abbassate sul serio. Mi riferisco innanzitutto agli 80 euro: Prodi forse non lo ricorda perchรจ non rientra nella categoria, ma chi guadagna meno di 1500 euro al mese se n’รจ accordo eccome. Mi riferisco poi alle misure per il lavoro, dall’Irap agli sgravi contributivi per i neoassunti. Adesso la casa con l’azzeramento di Tasi e Imu, quindi l’Ires per le aziende nel 2017 e l’Irpef nel 2018”.
Il premier assicura inoltre che “non ci sarร nessun taglio alla sanitร ” e che non sono in programma neanche interventi sulle pensioni piรน alte. Magari nella sanitร ci sarร qualche poltrona Asl in meno e qualche costo standard in piรน. Ma sono tagli agli sprechi, non alla sanitร ”.
Il rischio di una crisi di governo sulla riforma del Senato? “Non vedo nessun rischio”, ha risposto. “Se vogliamo fare una forzatura i numeri ci sono, come sempre ci sono stati. Se vogliamo forzare possiamo farlo. Ma noi fino alla fine cerchiamo, come sempre, un punto d’incontro”.