“Tra uscire dall’euro e dire ‘ce lo chiede l’Europa’ c’รจ una terza via. Dobbiamo chiedere un’Europa diversa, con una politica legata all’innovazione, alla crescita e al cambiamento”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, incontrando ad Asti i sindaci del territorio.
E aggiunge : “Abbiamo in Europa delle regole del gioco che sono state fatti contro di noi. Non possiamo essere il bancomat dei paesi dell’Est Europa – continua- questo crea una frattura. Non possiamo essere il salvadanaio di quei Paesi che chiedono solidarietร solo quando c’รจ da prendere”.
“Noi mettiamo il veto sul bilancio Ue, siamo disponibili a fare la nostra parte se anche gli altri fanno la loro”, sostiene Renzi e che: “L’interesse nazionale non รจ contro l’ideale europeo. Io sono un europeista convinto. Negli altri paesi europei quando c’รจ da difendere l’interesse nazionale tutti fanno squadra, qua invece ci sono i distinguo, e questo non ci aiuta a livello internazionale”.
Ai sindaci chiede di tornare a progettare sulla scuola: “A me non interessa cosa dice il portavoce della Commissione Ue. Mi interessa cosa dice il portavoce del comitato dei genitori. Tutto ciรฒ che serve per l’edilizia scolastica sta fuori dal patto di stabilitร , piaccia o non piaccia ai signori di Bruxelles. Quindi, cari sindaci, tornate a progettare. Un Paese che taglia sul futuro non ha domani”.
Stamani Asti coi sindaci: scuole, #CasaItalia sul dissesto, export e agroalimentare, periferie e sicurezza #avanti pic.twitter.com/NlJXa2t8hV
โ Matteo Renzi (@matteorenzi) November 8, 2016
Per il premier: “I veri eroi sono quei sindaci che hanno due dipendenti, quando ce li hanno, perchรฉ col blocco del turn over non si sostituisce chi va in pensione”. “Con il decreto terremoto diamo la possibilitร ai sindaci delle zone colpite di assumere a tempo determinato dei tecnici per l’emergenza”, ha concluso.