L’appuntamento di Matteo Renzisu l’Unità per la sua rubrica “Caro segretario”, affronta i temi in primo piano dell’attualità politica e del dialogo interno al partito.
Pubblichiamo di seguito alcune delle risposte oggi sul giornale.
Il Partito democratico – “Mi sembra che il clima interno sia migliorato. Andiamo avanti tutti insieme. L’Italia sta ripartendo, non fermiamoci adesso”.
“Il Pd può essere questa forza popolare di massa, anche a livello europeo. Aggiungo: deve esserlo. Ma deve farlo in modo originale, in questo tempo così difficile e affascinante non è facile”. Cosìil premier,commentando uno scritto di Alfredo Reichlin sulla necessità per la democrazia di “una grande forza popolare di massa”. “Cos’è un partito popolare di massa nell’era del social network e del mondo post-ideologico? Tutti coltiviamo dubbi e incertezze perché c’è bisogno di riflettere, di discutere, di approfondire. Ma poi bisogna anche agire, perché c’è un Paese bellissimo che ha bisogno della nostra energia, del nostro entusiasmo. E siamo noi, il Pd, gli unici che possono restituire speranza e fiducia all’Italia”.
Il Paese alla prova delle riforme – “Grazie alle riforme strutturali l’Italia è ripartita. Ora la sfida più grande è restituire fiducia ai nostri concittadini. Sono certo che siamo sulla strada giusta e, tutti insieme, ce la faremo”.
Le pensioni – “Spero che la flessibilità in uscita sia realizzabile già con questa legge di stabilità . Ti assicuro che una persona come il ministro Padoan è tra le più sensibili sull’argomento. Dobbiamo però gestire le scelte fatte dai ministri e dai governi precedenti. Ti assicuro che lo faremo con buonsenso e ragionevolezza”.
Il problema “è forte e sentito, tutta via dobbiamo trovare il giusto equilibrio. Da una lato c’è un sistema pensionistico che non può costare come in passato, dall’altro ci sono persone che vorrebbero godere della pensione non troppo tardi, magari prendendo anche qualcosa in meno. Va trovato l’equilibrio, ci stiamo provando”.
Immigrati e Unione europea – “La novità di queste ultime settimane è che l’Europa, finalmente, sembra essersi svegliata. Adesso vediamo se anche da Bruxelles arriveranno fatti, non solo parole. Nel frattempo, l’Italia continuerà a fare la sua parte: salvare tutti, accogliere chi ha diritto, garantire condizioni di vita diverse in Africa e in medio Oriente, anche attraverso la cooperazione internazionale. E’ una strada lunga, ma l’Italia deve essere orgogliosa di quanto la sua gente sta facendo”.
Expo -“Expo è proprio una bella storia. Doveva essere un disastro e invece è stato (ed è’) una bella pagina di gioia per il nostro Paese. Perche’ l’Italia è più forte delle sue paure. Forza!”
La finale Pennetta-Vinci – “Ci sono momenti in cui un Paese fa festa ed è giusto che chi rappresenta il Governo – pro tempore – partecipi a questa festa. Noi siamo una comunità , non un insieme aggregato di codici fiscali. Ho ricevuto a Palazzo Chigi molti campioni, come fa , ancora più autorevolmente, il presidente della Repubblica. Sto aspettando, tra gli altri, Aru, che mi ha promesso la maglia rossa della Vuelta dopo che Nibali mi ha portato la maglia gialla del Tour. Ma la finale tra Flavia e Robertina ha qualcosa di speciale. Sa cosa mi spiace? Che ci siano state polemiche così forti solo perché era tennis, e tennis femminile. Fosse stato calcio maschile nessuno avrebbe detto niente. Ma lo sport in Italia non è solo calcio e non è solo maschile”.