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Renzi: in prima linea per aggredire la burocrazia

“La burocrazia è il nostro grande avversario. Siamo in prima linea perchè la burocrazia possa essere finalmente aggredita”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un breve intervento nella sede dell’azienda Aia, a Verona.

“L’Italia riparte se tutti noi smettiamo di lamentarci. Intendiamoci, molte cose vanno cambiate in particolare nella burocrazia che è il nostro più grande avversario, come abbiamo fatto dando tempi stretti alla conferenza dei servizi. E il governo sta attentissimo anche a quelle che sembrano piccole cose, ai problemi dei Comuni”.

Il premier ha ricordato “le riforme fatte” ma ha sottolineato che “da sole non bastano perchè l’Italia deve tornare a credere nel futuro”.

In un breve intervento presso lo stabilimento di Calzedonia a Villafranca, in provincia di Verona Renzi ha parlato delle risorse del Paese: “Da rappresentante del governo pro tempore, perché le istituzioni sono di tutti e non solo di qualcuno, dico che l’Italia è più forte di come la raccontano, negli ultimi anni l’Italia ha raccontato solo le cose che non andavano, certo ce sono tante cose che vanno cambiate, a cominciare dagli sprechi e dallo spreco di occasioni e di bellezza”.

“L’impegno del governo è per far ripartire il paese, non siamo solo il Paese dei ricordi e dei musei ma dell’innovazione e della laboriosità – ha aggiunto -. Siamo nelle condizioni di portare il futuro di questi brand non solo in Italia ma nel mondo con coraggio e determinazione.

Noi ce la stiamo mettendo tutta, dopo tanti anni in cui l’Italia si è fermata stiamo cercando di farla ripartire.

Noi il futuro non lo aspettiamo, ce lo andiamo a prendere. E finalmente c’è l’idea di un domani non visto come una minaccia”.

Infine Renzi presso Vinitaly ha annunciato: entro il 2020 50mld export agroalimentare.
“Ero già venuto qua nel 2014 – ha ricordato il presidente del Consiglio – eravamo a 4,9 miliardi di export sul vino, avevamo detto che saremmo cresciuti e infatti siamo a circa 5,4 miliardi, il 10 per cento in più in due anni.

L’obiettivo per il vino è di arrivare a 7,5 miliardi di export nel 2020”. Secondo il premier “Vinitaly ha tutte le condizioni per essere una realtà straordinaria anche nel futuro.

Noi ci stiamo lavorando. Per quanto riguarda l’agroalimentare anche gli accordi internazionali con America e Cina vanno nella direzione di un nostro sviluppo. Quindi – ha concluso Renzi – senza tregua avanti tutta. Questo è un settore che produce e garantisce posti di lavoro”.

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