“La revisione della spesa per me è una priorità, ok? Ma dire che le tasse si abbassano solo tagliando laspesa è una sciocchezza. Non è e non sarà la strada dell’Italia ma pensate all’Inghilterra del mio amico Cameron: lì le tasse sono state tagliate sì, ma vengono tagliate,come è successo anche in Spagna, facendo leva soprattutto sul deficit”. Lo afferma il Presidente del Consiglio Matteo Renzi in una intervista a Il Foglio.
“Non sforeremo il 3 per cento – aggiunge – E’ una questione di serietà. Ma ci serviremo di quella flessibilità prevista dal fiscal compact, che anche grazie al nostro lavoro in Europa non è più impossibile da utilizzare. Che cosa significa concretamente?Significa che quell’un per cento di pil in più potrà essere destinato metà a riforme e metà a investimenti”.
E, spiega ancora Renzi, “significa che pur rimanendo sotto il 3 per cento il prossimo anno ci saranno fino a 17 miliardi per noi. Con la curva del debito che scenderà. E questo non è un dono che arriva dal cielo; è una battaglia che abbiamo combattuto in Europa e che stiamo vincendo”.
“Lo dico senza problemi e lo dico in base ai numeri: l’Italia ha svoltato. Punto. L’economia sta ripartendo e i consumi crescono. Qualcosa sta cambiando, si lavora per restituire tranquillità e fiducia”.
Sulle questioni interne al Pd per il premier “le tensioni sono fisiologiche. La maggioranza c’è e ci sarà”. “I numeri cisono – ha detto ancora – e porteremo a casa un risultato che molti prima di noi hanno tentato di raggiungere senza successo: la fine del bicameralismo perfetto. Tutto il resto è contorno. Ripeto, la maggioranza ci sarà. Non ci sarà bisogno di nessuna forzatura. La proposta Boschi-Finocchiaro è una mediazione possibile”.