“Oggi i ministri Galletti e Calenda firmano un decreto sulle rinnovabili del ministro dello Sviluppo economico, da 9 miliardi per i prossimi 20 anni”. Così il premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa sul futuro delle rinnovabili e dell’energia in Italia, con l’ad di Eni Claudio Descalzi e l’ad di Enel Francesco Starace, nella sala di Galeoni a Chigi.
“L’obiettivo del nostro lavoro è dimostrare che siamo e saremo all’avanguardia. La qualità delle energie rinnovabili e la quantità sarà sufficiente a prendere sempre di più il posto del carbone e dei fossili, ma sarà un processo molto lungo”.
Il premier presenta quindi il piano del governo sulle energie e ribadisce che l’Italia non ha nulla da invidiare agli altri Paesi: “L’Italia – spiega – non è solo il Paese più bello del mondo ma anche il Paese che può essere il Paese più rinnovabile, basta prendere lezioni dagli altri. Essere all’avanguardia vuol dire cambiare sempre, costantemente”, sottolinea.
“Agli italiani deve essere chiaro che le migliori tecnologie e le migliori competenze stanno nelle aziende italiane che lavorano nel settore delle energie.
Il solito pianto per cui non saremmo in forma e competitivi sulle rinnovabili deve finire. Tutti insieme possiamo lavorare per far sì che l’Italia sia il Paese più innovativo abbiamo le competenze per riuscirci. Dopo la stagione delle polemiche, della demagogia, della campagna referendaria vogliamo lavorare per rendere l’Italia più rinnovabile possibile”.
Ha chiarito il premier che “gli interventi sono pronti, gli investimenti di Eni, Enel e Terna sono interventi senza incentivi. Che questo aiuti la riorganizzazione delle case, la banda larga, una parte di piccoli artigiani a lavorare di più, viene dopo. Ma la nostra scelta è lavorare in Ue perché il quadro regolatorio sia più semplice – conclude -. Vogliamo semplificare il quadro regolatorio per gli interventi di bonifica e recupero”.
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“Ha ragione il presidente Renzi cheoggi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con i campioni nazionali dell’energia ENEL, ENI e Terna, esorta il Paese a mobilitare i campioni nazionali in campo energetico e a conoscere i primati che in questo campo, e non solo, l’Italia detiene a livello internazionale.Il settore delle rinnovabili deve essere accompagnato per il suo pieno sviluppo con trasparenza ed evitando le storture del passato”.Lo afferma Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale Ambiente del Partito Democratico.
“La direzione verso un’Italia più green è segnata e sta cominciando a dare i risultati attesi, ad esempio, in termini di emissioni di co2. L’Italia infatti, grazie a rinnovabili ed efficienza energetica, già rispetta i parametri di Kyoto al 2020 e ancora di più si è impegnata a fare alla COP21 di Parigi. Serve proseguire su questa strada, con ancora maggiore forza e convinzione, come una scommessa che l’Italia gioca tutta insieme”.
I consumi finali di energia tornano a crescere. Italia in anticipo su obiettivo rinnovabili al 2020.