“L’obiettivo del governo nella prossima Legge di Stabilità è di portare l’Ires un punto sotto quello della Spagna, al 24%”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo all’assemblea generale di Assolombarda a Milano.
“Nella manovra, ha ribadito, “ci saranno inoltre strumenti immediati per intervenire sulla produttività e la competitività. C’è ormai un elenco di cose fatte in risposta alle richieste dell’imprenditoria che apre una prateria di cose da fare e che troveranno posto nella legge di stabilità come la riduzione dell’Ires per portarla un punto sotto la Spagna”.
“Vi parlo con il cuore in mano, italiano tra italiani: per un giorno non parliamo qui di questioni elettorali”, ha detto rivolgendosi alla platea di imprenditori riuniti in Fiera.
“L’Italia ha bisogno di ritrovare una sua unità, un’unità che parte dal lavoro: ma quando si va in Europa c’è bisogno di riscoprire l’interesse nazionale come elemento costitutivo del sogno europeo. Invece vi sono esponenti italiani che accolgono altri esponenti italiani al grido di ‘mafia, mafia’. Questo è impensabile. L’Italia ha bisogno di più rispetto”.
“L’Unione europea senza l’Italia ha pensato solo ai confini e ad algide regole burocratiche. Chiedere più rispetto per la posizione italiana in Europa non è un tentativo di cancellare alcune dinamiche di politica interna – ha detto – è l’unico modo perchè l’Europa torni se’ stessa.
Senza l’Italia il dibattito europeo si è inaridito, ha pensato solo ai confini e ad algide regole burocratiche tutte finalizzate a difendere l’interesse di quei paesi che stanno dominando l’Ue. Non vado la’ per sbattere i pugni sul tavolo, ma perchè senza l’Italia l’Europa è meno ricca”.
“Sono cresciuto con un mito, ho sempre visto in questa città il punto di riferimento avanzato per chi vuole investire sul futuro. Milano è la città che ha accolto i miei nonni. E’ anche la città dei valori, del terzo settore, del sociale”, ha detto Renzi, ricordando che “Per tre anni è stato invitato da Gianfelice Rocca a partecipare all’assemblea ma per problemi di agenda non ci era riuscito. Oggi è qui per fare un “consuntivo e un preventivo delle azioni del governo”.
Infine in merito alla tempistica di erogazione del Fondo centrale di garanzia per le imprese il premier ha annunciato: “E’ vero che ci sono difficoltà nel sistema del credito. Metteremo 900 milioni nel Fondo centrale di garanzia, e ne anticiperemo una parte già nella legge di Stabilità 2016. Perché bisogna pompare, per far ripartire il credito per chi è in difficoltà”.