REFERENDUM: ZAN (PD), DA ZAIA MOSSA DISPERATA, RENDA CONTO A VENETO FALLIMENTO AUTONOMIA
“Quella di Zaia che invita gli elettori a disertare le urne in caso di referendum contro la pessima autonomia differenziata appare ormai come la mossa disperata di un capitano che sta vedendo la sua nave affondare definitivamente. Dopo la decisione di oggi della Cassazione, dobbiamo attendere il pronunciamento della Consulta sulla fattibilità del referendum: in ogni caso quando i cittadini sono chiamati a esprimersi è sempre un esercizio democratico che merita rispetto, soprattutto da chi ha incarichi istituzionali apicali come Zaia. E se si farà, il referendum sarà il colpo di grazia a questo progetto, già di fatto smantellato dalla Corte Costituzionale, anche se Calderoli e lo stesso Zaia tentano di autoconvincersi del contrario. E si guardino allo specchio per trovare i responsabili di questo fallimento, perché la colpa è solo loro e di tutto il governo Meloni: si sapeva che la legge Calderoli sarebbe andata a sbattere, una legge scritta male e incostituzionale, ma sono voluti andare comunque avanti. I veneti, come tutti gli altri cittadini italiani, meritano una discussione seria e concreta sull’autonomia – in quello che è il perimetro fissato dalla Costituzione -, non propaganda e ideologia. La legge Calderoli è morta, Zaia se ne faccia una ragione e dovrà rendere conto al Veneto di questo fallimento.”
Così in una nota Alessandro Zan, componente della segreteria nazionale PD ed eurodeputato.
Roma, 12 dicembre 2024