“La destra si batte con una sinistra capace di esprimere una proposta di cambiamento forte, in grado di reinterpretare le nostre stelle polari come uguaglianza, solidarietà ed equità.
Questione sociale e questione democratica si tengono anche da noi. Per questo ritengo che il referendum abbia una valenza strategica cruciale per il futuro.
E’ lo strumento che abbiamo ora per battere chi pensa che nulla possa cambiare nel sistema”.
Intervistato da Repubblica, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina spiega che il populismo si combatte con una sinistra di cambiamento che innova e tutela anche i dimenticati, coloro che lasciati soli di fronte alla globalizzazione hanno scelto Trump in Usa. Martina si dice “convinto che oggi il Sì sia lo strumento che abbiamo per battere innanzitutto chi immagina di continuare a prendere voti per l’incapacità delle istituzioni di rinnovare se stesse.
Ma il Sì – aggiunge – è fondamentale anche per proseguire più forti la battaglia per cambiare l’Europa”.
“A me interessa recuperare la consapevolezza di tutte forze riformiste e progressiste che devono unirsi e comprendere che la grande questione democratica davanti a noi va interpretata con una forte proposta di cambiamento.
Diffido da una sinistra che risponde all’avanzata di queste novità rimanendo ferma”, dichiara Martina, che cita come modello Milano: “E’ un’esperienza avanzata, dove pluralità e unità hanno marciato unite e il Pd ha assolto alla sua funzione di innovazione e radicamento unendo sensibilità diverse, superando sterili discussioni autoreferenziali su di noi”.