“Il referendum è troppo importante per relegarlo solo a un dibattito interno del PD. Ho avvertito troppe volte la sensazione che si stia giocando un po` il preambolo della vicenda congressuale.
E invece dobbiamo fare tutti uno sforzo per stare al merito, in un passaggio fondamentale per l`Italia. Mentre altri Paesi fanno referendum per uscire dalla Ue o alzare muri, noi lo facciamo per cambiare le nostre istituzioni riformandole. Facciamo tutti un passo avanti”.
Così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, tra i promotori dell`appello ‘Sinistra per il sì’, nell’intervista a La Stampa.
E sul no di Pier Luigi Bersani Martina ha aggiunto: “Ho argomenti per dirgli che quella posizione è un errore. L`Italicum è un passo avanti netto rispetto al Porcellum e la riforma costituzionale rafforza gli strumenti di garanzia parlamentare dentro uno scenario con legge elettorale maggioritaria. Dopodiché, vogliamo migliorare l`Italicum, vogliamo aggiornarlo? Benissimo. Quindi chiedo che rifletta ancora”.
“Sia sulla riforma che sulla legge elettorale s’è fatto un grande lavoro di confronto nel PD, che ha portato anche a modificare alcune parti dopo un dialogo tra maggioranza e minoranza. Se poi oggi vogliamo mettere in discussione alcuni punti della legge elettorale, dalle pluricandidature ai capilista, io ci sto”.
“Io – afferma Martina – ho avvertito troppe volte la sensazione che si stia giocando un po’ il preambolo della vicenda congressuale. E invece dobbiamo fare tutti uno sforzo per stare al merito, in un passaggio fondamentale per l’Italia”.
“Tutti – aggiunge – dobbiamo imparare a essere più comunità politica. In questa fase a maggior ragione devono vincere i pontieri”.
Dal 5 dicembre vede il rischio di una scissione nel Pd?
“Non voglio crederlo e farò tutto quel che posso perchè non accada”, conclude.