“I dati di fine marzo relativi alle domande per il reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, rilevano alcuni dinamiche interessanti.
Il primo è che non è vero che le richieste provengono solo o in larga parte dal sud del paese. Le domande presentate nelle regioni del sud sono 982.996. quelle nel centro-nord sono 836.366.
Nel mese di marzo l’aumento registrato a livello nazionale è dell’8,5%.
nel nord Italia è del 7%.
Il numero delle domande è per nucleo familiare. Parliamo quindi di una platea che sfiora i 3milioni di persone.
Che oggi resistono alla crisi dovuta alla pandemia covid-19, anche grazie a questo strumento.
Un livello di povertà nel paese che è spalmato in modo omogeneo, molto più di quanto si pensi.
Quando qualcuno parla di cancellazione, deve sapere di cosa sta parlando.
Dei numeri, della loro collocazione geografica e di come oggi, in piena emergenza, vivrebbero queste famiglie.
Altro discorso è il fallimento della politica di ricollocazione al lavoro dei soggetti interessati.
Ma questo è un argomento che si dovrà affrontare subito dopo l’uscita dall’emergenza coronavirus.
Senza fare sconti a nessuno. A partire da chi ha diretto Anpal in questi mesi”.
Lo ha dichiarato il responsabile lavoro della segreteria PD, Marco Miccoli.