“Il governo italiano con la regia del ministro Franco sta ultimando il lavoro per poi consegnare il piano a fine mese. Bisogna accelerare, è evidente”.
Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli Affari Ue Enzo Amendola a Rainews 24, nel corso del programma Economia24, parlando del piano di ripresa dell’Italia per il Recovery Fund europeo.
Recovery Plan – più investimenti che incentivi
“Il tema degli investimenti è sempre stato centrale e ci saranno molti più investimenti che incentivi nel Recovery Plan”, ha detto Amendola, ricordando che il dicastero delle Infrastrutture, sotto la guida del ministro Enrico Giovannini, “ha predisposto investimenti nei porti e nelle grandi arterie di comunicazione ferroviaria“. Secondo Amendola, “gli investimenti servono a modernizzare il Paese e a dare al contempo una risposta alla crisi economica dovuta al Covid“.
“Anche prima del Covid l’Europa non cresceva, non era competitiva nel mercato globale e adesso tramite il bilancio, Next Generation e altre misure insieme ad un allineamento con la Bce stiamo lavorando per investire sulle catene di produzione europee, sul digitale, sull’economia sostenibile“, ha detto Amendola, rispondendo ad una domanda sulle parole del Commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni sulla “necessità che gli investimenti siano al centro delle nuove regole del Patto di stabilità“.
Riformare il Patto di stabilità in funzione degli investimenti, entro il 2023
“Più aumenteranno i flussi di investimento, più modernizzeremo il continente, soprattutto avremo una ripresa forte – ha sottolineato Amendola -. Saggiamente la Commissione ha sospeso le procedure del Patto di Stabilità fino al ’23. Prima di allora si farà una riforma saggia, come quella che prevede Gentiloni, per dare forza agli investimenti. Per non tenere gli investimenti pubblici sotto dei tetti, dei dati dei perimetri che hanno strozzato la crescita anche in passato”, ha concluso.