Commissione propone un Fondo di Recovery da 750 miliardi che si aggiunge agli strumenti comuni già varati. Una svolta europea per fronteggiare una crisi senza precedenti. #NextGenerationEu
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) May 27, 2020
La risposta europea alla crisi economica legata al coronavirus ammonterà, complessivamente, a 2.400 miliardi. Lo dice la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, presentando il Piano al Parlamento europeo. Von der Leyen ha ricordato che ai 750 miliardi del Recovery fund, 500 dei quali saranno “sotto forma di sovvenzioni” a fondo perduto, considerate cioé come “un investimento comune dell’Unione europea”, si aggiunge una proposta per un Bilancio pluriennale della Ue di 1.100 miliardi, “per un totale di 1.850 miliardi”. A questa cifra va sommata la prima parte della risposta europea alla crisi già approvata nelle scorse settimane, ovvero i 540 miliardi messi sul tavolo da Bruxelles per il Mes, il fondo Sure contro la disoccupazione e la garanzia della Bei per le imprese. Dei 750 miliardi previsti, il pacchetto più cospicuo andrà all’Italia, con 172,7 miliardi, 81,807 miliardi a fondo perduto e 90,9 di prestiti a basso tasso di interesse e con scadenza 2058 .
“Il recovery fund mobilizza 750 miliardi, che si aggiungono agli strumenti già approvati. Grazie al lavoro di Von der Leyen e Paolo Gentiloni la Ue prepara il rilancio dopo la pandemia. Costruiamo insieme la #NextGenerationEU con al centro coesione, sostenibilità e lavoro“, scrive su Twitter il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano, ricordando il ruolo fondamentale di Gentiloni nella proposta di rilancio dell’Unione europea.
Per Enzo Amendola, la proposta di Recovery Fund della Commissione Ue è una base solida per concludere in modo positivo i negoziati al prossimo Consiglio Ue. “Dopo Sure, la cassa integrazione europea, la Pandemic Crisis Support per la sanità, le risorse stanziate dalla Bei per le imprese, e il forte intervento sui mercati della Bce, oggi le istituzioni europee, grazie anche al lavoro del Commissario Gentiloni – aggiunge Amendola – hanno messo sul tavolo lo strumento che aiuterà i paesi in difficoltà a superare la crisi e a rafforzare il mercato comune”.
“Parliamo di 750 miliardi, – in un bilancio europeo (qfp) che arriva complessivamente a 1.850 miliardi – di cui 500 di sussidi, che saranno raccolti attraverso l’emissione di titoli dalla Commissione legati al bilancio pluriennale. È un ottimo segnale rispetto alle proposte dell’Italia e di chi ha lavorato affinché l’Ue rispondesse in maniera solidale e adeguata offrendo sostegno ad imprese, lavoratori e famiglie”, spiega il Ministro per gli Affari europei. “Ora il governo definirà, come ha detto il presidente Conte, un Recovery Plan nazionale collegato alle misure europee. Diamo concretezza a un grande piano di trasformazione e riforma del Paese, basato sull’economia verde, digitalizzazione, sanità, istruzione e ricerca”, conclude Amendola.
Per Emanuele Fiano, responsabile Esteri del Pd, la proposta della Commissione europea è “ingente, impensabile solo un mese fa”. Scrive Fiano su Facebook:
“La Commissione Europea risponde, unitariamente, con una proposta che poi il Consiglio Europeo dovrà accettare, come mai prima nella storia, come dimensione e come tipologia degli aiuti per i Paesi membri colpiti dalla crisi Covid19. Una proposta più ingente di quella già avanzata da Francia e Germania.
È una iniziativa, quella di oggi, a cui nessuno avrebbe creduto solo un mese fa. La quantità di denaro che arriverebbe all’Italia sia sotto forma di contributi a fondo perduto, sia come prestiti a lunga durata, nell’ordine complessivo di circa 171 mld di Euro, di cui 81 come contributi e 90 come prestiti, secondo quanto anticipato dalla stampa, rappresenterebbe un reale trampolino di lancio per la ripresa dell’Italia. Sarebbe il risultato migliore per la battaglia portata avanti anche dall’Italia in questi mesi. Ci saranno ancora, evidentemente, trattative impegnative ma il segnale arrivato oggi è importantissimo. Storico”.