“La trasmissione ‘Virus’ ha permesso di far emergere la forte presa che opinioni prive di alcun fondamento scientifico hanno in alcuni settori della società, tanto da portare negli ultimi mesi ad un calo senza precedenti della vaccinazione. Alla luce del dibattito che si è aperto e che dimostra la presenza di una profonda ignoranza su questi temi in alcune fasce della popolazione, in certi casi anche di istruzione medio-alta, la Rai chiarisca se sono previsti per il futuro spazi di informazione scientifica straordinaria dedicati al tema dei vaccini”. E’ quanto scrivono i deputati del Partito democratico Michele Anzaldi,segretario della commissione di Vigilanza Rai e Donata Lenzi, componente della commissione Affari sociali, in un’interrogazione parlamentare presentata alla Rai in Vigilanza.
“La puntata di giovedì 12 maggio di ‘Virus’ – è scritto nell’interrogazione – su Raidue ha toccato il tema dei vaccini, ottenendo l’ascolto più alto degli ultimi mesi, con il 5,61% di share e 1.252.000 telespettatori. Le posizioni espresse durante la trasmissione, in particolare da parte del presentatore tv Red Ronnie, hanno scatenato un ampio dibattito in rete, in concomitanza con la puntata e nei giorni successivi. Il Prof. Roberto Burioni, Direttore della Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia e specialista in Immunologia clinica ed allergologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, alla luce del dibattito che si è aperto in queste ore, ha lanciato un appello al servizio pubblico a ‘promuovere una corretta informazione in modo da scongiurare comportamenti che costituiscono un reale pericolo sanitario’. In particolare, il Prof. Burioni, ricorda che ‘il drammatico calo di copertura vaccinale contro malattie pericolose e molto contagiose come il morbillo oltre a mettere a rischio i bambini non vaccinati che possono ammalarsi, permette la circolazione del virus, fatto che può avere conseguenze catastrofiche per chi non si può vaccinare’. Anche il post del prof. Burioni con più di 4 milioni di like su facebook ha contribuito ad accendere il dibattito in rete”.
“Alla luce del dibattito che si è aperto – aggiungono Anzaldi e Lenzi – si richiede alla Rai di chiarire inoltre se non sia opportuno che il servizio pubblico rafforzi la collaborazione con i centri sanitari specializzati e con la comunità scientifica riconosciuta nel prevedere nuovi spazi di informazione su questo ambito”.