Sintesi dell’intervista a La Repubblica
“Quanto sta avvenendo in Ucraina è molto più grande dei distinguo di Salvini. Apprendo che vorrebbe inviare armi non letali. Pensa forse di inviare archi, frecce e cerbottane? Sono sempre in dubbio se la sua posizione sia rappresentativa della Lega o se esprima invece un’idea personale, dato che molti parlamentari leghisti, in privato, esprimono posizioni condivisibili, manifestando imbarazzo. Lo capiremo tra qualche giorno, quando si imporrà il rinnovo tacito dell’accordo di collaborazione tra la Lega e Russia Unita, il partito di Putin, che prevede anche un imprecisato scambio di informazioni. Disdirlo sarebbe un modo per eliminare ogni tipo di ambiguità”, Lia Quartapelle, parlamentare Pd e Responsabile in Segreteria Nazionale per Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo Sviluppo, iniza così la sua intervista su La Repubblica.
Quartapelle continua parlando delle misure prese dall’Italia: “Abbiamo reagito con fermezza. Sullo Swift abbiamo assunto una posizione netta prima della Germania, sulla chiusura dello spazio aereo prima della Francia. Siamo pienamente allineati all’Europa. È stato giusto ponderare, discutere. Ma è una decisione giusta, così come il sostegno alla resistenza del popolo ucraino”.
Continua: “Le sanzioni avranno il loro effetto. Putin era convinto di sottomettere l’Ucraina in 24 ore. Non sta andando così. Dalla capacità di resistenza dipende l’esito dell’invasione”.
Sul negoziato: “Bisogna provare tutto il possibile per fermare la guerra, spero che entrambe le parti si presentino ai colloqui con intenzioni sincere. Dal livello della delegazione russa non credo sia così”.
“La guerra sta imponendo alla Ue un inevitabile rafforzamento, che finora era mancato, in settori decisivi come la politica estera, la difesa, l’energia, le migrazioni. Si parla con una voce sola per isolare Putin”.
Lia Quartapelle chiude la sua intervista con una passaggio sulla “risoluzione Fassino” che andrà in aula: “Ci stiamo lavorando, sono ottimista che avrà il sostegno di tutto il Parlamento e mi auguro che anche Fratelli d’Italia possa sostenerla. È un mandato al governo a fare tutto il possibile, di concerto con gli alleati, per sostenere l’Ucraina”
Intervista integrale su La Repubblica