“La norma nasce da una preoccupazione per l’immediato. Dobbiamo evitare che si ripeta quel che è accaduto con la crisi precedente, una voragine occupazionale e una ripresa senza lavoro al Sud. La priorità restano gli investimenti: asili, connessioni veloci, ferrovie, scuole con il tempo pieno, ciclo integrato dei rifiuti. Ma davanti a una crisi eccezionale abbiamo bisogno di una misura eccezionale”.
Il ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano commenta così la norma sulla fiscalità di vantaggio inserita nel decreto agosto in una intervista a ‘la Repubblica‘.
“Ridurre i divari, non fare parti uguali tra diseguali, serve a rendere lo sviluppo più equilibrato ed efficiente. Coniugare sviluppo ed equità, anche territoriale, è il nostro compito. E credo anche sia profondamente di sinistra”.
Per il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano “un conto è l’emergenza, un altro la prospettiva” e “nei mesi scorsi avevamo il dovere di salvare l’intero tessuto produttivo e sociale, ora nella ripartenza dobbiamo operare con delle scelte”.
Provenzano, che non è favorevole alla politica dei bonus a pioggia, tuttavia afferma anche che “la strada seguita dal governo sia quella giusta” perchè “se lo Stato ti aiuta in una situazione di difficolta’, come ha aiutato molte imprese, è bene che i costi non si scarichino sui lavoratori”.
Cosa pensa si otterrà? “A parte l’effetto diretto di rilanciare la domanda di lavoro, ce ne sono due indiretti molto importanti: favorire l’emersione del lavoro irregolare e provare ad attrarre investimenti, provare ad attrarre investimenti, anche stranieri, in una fase storica in cui molte imprese stanno scegliendo di far tornare in patria le produzione”. “Prima della pandemia abbiamo lavorato a un piano Sud da qui al 2030 che prevedeva esattamente questo. Grazie al Recovery Plan quella strategia potrà essere rafforzata e potenziata” sottolinea il ministro.