“Giorgia Meloni sta vivendo una scissione tra l’interesse dell’Italia e dove la porta il cuore, anzi la fiamma”. Lo ha detto il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, intervistato da la Stampa. “Venga in Parlamento a dirci dove vuole collocare l’Italia: dalla parte di chi vuole rilanciare l’Europa o da quella di chi, dall’interno e dall’esterno, la vuole picconare?”.
Provenzano denuncia come Meloni “condividendo le parole gravissime del vicepresidente americano Vance, finisce solo per farci scivolare verso la destra estrema e quei nazionalismi che vogliono la disgregazione europea”.
”Trump – spiega ancora il responsabile esteri del Nazareno – non cerca pontieri, si muove con una logica da padrone. Si è aperta una voragine tra le due sponde dell’Atlantico, politica, economica, persino morale: e chi sta in mezzo rischia di affondare. Quelli che si illudevano che Trump non avrebbe fatto quel che diceva sono stati fin qui smentiti. Se c’è un difetto che non ha è la mancanza di chiarezza: e dal primo giorno ha cominciato a colpire un ordine internazionale già in crisi. Serve una svolta radicale. Un grande piano che investa l’autonomia strategica, l’industria, la tecnologia, la difesa. Ma anche il welfare e il lavoro. La sfida protezionistica si regge con gli investimenti e alzando i salari, facendo ripartire la domanda interna”.
Il vertice di Parigi? “È stato un primo tentativo di uscire dall’irrilevanza”, “il problema è che Meloni è a suo agio da Vox o con Orban, e non all’Eliseo, cioè con i nostri naturali alleati“, sottolinea Provenzano. Il Pd, spiega, è favorevole a una difesa comune europea: “Certo, e dico di più. Penso si debba dichiarare l’obiettivo: serve un esercito comune europeo. Perché se la dici così la capisce chiunque. Se parli di scorporo delle spese dal patto di stabilità, magari mentre devi fare austerità sul sociale, non avrai mai il consenso”.
Per quanto riguarda la manifestazione annunciata dal leader del M5s Giuseppe Conte, “siamo pronti a scendere in piazza per denunciare i danni del governo. Ma una manifestazione comune si costruisce su una piattaforma comune”.
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