“Innegabile continuità con il Governo Conte, c’erano limiti prima e ce ne sono adesso. Il nostro impegno ieri come oggi è provare a migliorare. Le grida quotidiane di Salvini invece non aiutavano prima e ora rischiano di fare danni. Draghi ha parlato di rischio calcolato in merito alle riaperture, speriamo sia calcolato bene. Tutti i governi che sosteniamo sono nostri governi. E in una fase così drammatica stare sia all’opposizione che al governo come ha fatto ieri la Lega sul copri fuoco nel consiglio dei ministri è sbagliato, irresponsabile e immorale”
Sul Pnrr Provenzano sottolinea che “deve uscire dal cono d’ombra in cui è finito. Abbiamo avanzato le nostre proposte. Non possiamo permetterci una ripresa senza una buona occupazione: siamo il partito del lavoro, ce lo chiedono i circoli che nelle consultazioni di queste settimane lo hanno messo in cima alle priorità. Le riforme in alcuni casi sono la condizione della riuscita del Pnrr a partire dalla pubblica amministrazione. Le divergenze non devono immobilizzare il governo. Anzi Enrico Letta ha fatto la proposta di un grande accordo sul modello del 1993, nell’era Ciampi: in quel caso bisognava contenere l’inflazione, oggi serve consolidare la svolta in Europa per fare riforme che creino lavoro buono e allarghino diritti e tutele”.
Parlando del semestre bianco Provenzano ricorda che “È responsabilità di tutti che il semestre bianco non diventi un pantano. Noi vogliamo evitarlo, a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche sul lavoro su cui è impegnato il ministro Orlando. Abbiamo chiesto una programmazione coerente con le missioni europee di investimento per evitare che ci finiscano gli sprechi. Dobbiamo rafforzare asili, case della salute, trasferimenti tecnologici, tutto quella che serve a uno sviluppo più forte e sostenibile”.
Sul tema del lavoro e sulla richieste dei sindacati, aggiunge “Discutiamo di come assumere, non di come licenziare. La preoccupazione dei sindacati è comprensibile, alla luce del prolungarsi dell’emergenza. Dobbiamo però distinguere fra settori e realtà che hanno sofferto la crisi e altre che non ne hanno risentito. Rispetto all’accordo raggiunta nel precedente decreto si possono fare passi avanti. Nessuna ricostruzione si può fondare sull’angoscia di perdere il lavoro.”
Il tema delle primarie viene affrontato così da Provenzano “Abbiamo appena scelto un buon segretario senza primarie. Segno che sbaglia chi dice che le primarie sono l’identità del Pd. Dobbiamo però restituire potere agli iscritti, che devono essere protagonisti del percorso: è quello che abbiamo iniziato a fare con le agorà democratiche”.
In merito al video di Grillo: “ha usato parole inaccettabili, l’abbiamo condannato. L’alleanza dipenderà dal processo di transizione che Conte si è incaricato di guidare”.
Intervista completa a Giuseppe Provenzano, Vicesegretario de PD, di Daniela Preziosi su Domani