“Non è il momento della rottura, è il momento della continuità. E ogni alternativa a Conte ci metterebbe in una condizione di difficoltà“.
L’ex premier Romano Prodi crede sulla necessità della continuità del governo guidato da Giuseppe Conte e in una lunga intervista ad Avvenire azzarda una previsione nel giorno del voto di Palazzo Madama: “I numeri saranno risicati, ma ci saranno. Poi potranno anche crescere. Non cresceranno però mediando, ma solo correndo in avanti“.
“Ho solo una parola per definire l’apertura della crisi: follia. Ma ci sono politici che quando si accorgono che stare in coalizione non paga si innervosiscono, poi impazziscono e dopo ancora buttano tutto all’aria”.
Conte e’ stato duro con Renzi “non l’ha schiaffeggiato come fece con l’altro Matteo, ma certo ora la porta è chiusa. Renzi gli da’ dell’anti democratico, esce dal governo… È rottura completa. Quando si colpisce la dignità venire a compromessi è solo un segno di debolezza”.
Europa. “L’alternativa anti-Europa metterebbe l’Italia ko. L’Italia ha una necessità assoluta di dialogare in modo credibile con i nostri interlocutori europei”.
Situazione economica. “Abbiamo l’occasione per aggiustare almeno un po’ le insopportabili disuguaglianze che il Covid ha ampliato. E a chi governa toccherà il compito di mettere le cose a posto pensando che chi più ha più deve contribuire. Patrimoniale? Purtroppo viviamo in un Paese in cui da qualche anno qualsiasi proposta che porti a una meno iniqua distribuzione dei reddito, si tratti di fisco o di patrimoniale, viene accusata di comunismo. Io però sarei pronto a pagare”.
Vaccinazioni. “Sarò un inguaribile ingenuo ma sono certo che il vaccino vince. Avremo paura per altri cento giorni, ma la fine dell’incubo è lì, la vedo. Mi vaccinerò con totale fiducia. Appena possibile. Posso ancora testimoniare le tragedie della poliomielite per capire quanto sia grandioso il vaccino. Ho fatto l’anti herpes, il pneumococco. Da trent’anni faccio l’anti-influenzale…”.
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