Pro Vita e Forza Nuova, Zan (Pd): Meloni sostiene onlus che finanzia neofascisti eversivi, spieghi
“L’inchiesta del quotidiano Domani sui rapporti finanziari tra l’associazione Pro Vita e Forza Nuova sono un fatto allarmante e grave. Apprendiamo che Toni Brandi, presidente di Pro Vita, ha acquistato immobili dal leader neofascista Roberto Fiore per poi trasferirli all’associazione, utilizzando flussi di denaro oscuri, tra cui conti in Svizzera. Un giro di denaro volto a finanziare Forza Nuova, altro che realtà apartitica. Questo intreccio tra l’estrema destra eversiva e una realtà strettamente collegata al governo Meloni e alla maggioranza di destra è scandaloso e non può essere ignorato. Chi finanzia Pro Vita? Come può un’associazione con legami così evidenti con movimenti neofascisti continuare a dettare l’agenda politica del governo, colpendo diritti civili e libertà fondamentali? Il governo deve prendere immediatamente una posizione chiara: è inaccettabile e preoccupante che la Presidente del Consiglio Meloni, come tanti altri esponenti della maggioranza, abbia firmato il manifesto di una realtà che tramite fondi oscuri provenienti dalla Svizzera finanzia da anni partiti eversivi e neofascisti, e abbia spalancato le porte di palazzo Chigi a chi intreccia legami così inquietanti. È necessaria una spiegazione. Questo è solo l’ennesimo caso di amichettismo che emerge nell’orbita di questo governo: favori e connivenze con soggetti che promuovono odio, discriminazione e ideologie neofasciste, ferendo la memoria del Paese. La trasparenza non è un’opzione: è un dovere. Il governo Meloni non può voltarsi dall’altra parte anche stavolta”.
Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 2 dicembre 2024
“L’inchiesta del quotidiano Domani sui rapporti finanziari tra l’associazione Pro Vita e Forza Nuova sono un fatto allarmante e grave. Apprendiamo che Toni Brandi, presidente di Pro Vita, ha acquistato immobili dal leader neofascista Roberto Fiore per poi trasferirli all’associazione, utilizzando flussi di denaro oscuri, tra cui conti in Svizzera. Un giro di denaro volto a finanziare Forza Nuova, altro che realtà apartitica. Questo intreccio tra l’estrema destra eversiva e una realtà strettamente collegata al governo Meloni e alla maggioranza di destra è scandaloso e non può essere ignorato. Chi finanzia Pro Vita? Come può un’associazione con legami così evidenti con movimenti neofascisti continuare a dettare l’agenda politica del governo, colpendo diritti civili e libertà fondamentali? Il governo deve prendere immediatamente una posizione chiara: è inaccettabile e preoccupante che la Presidente del Consiglio Meloni, come tanti altri esponenti della maggioranza, abbia firmato il manifesto di una realtà che tramite fondi oscuri provenienti dalla Svizzera finanzia da anni partiti eversivi e neofascisti, e abbia spalancato le porte di palazzo Chigi a chi intreccia legami così inquietanti. È necessaria una spiegazione. Questo è solo l’ennesimo caso di amichettismo che emerge nell’orbita di questo governo: favori e connivenze con soggetti che promuovono odio, discriminazione e ideologie neofasciste, ferendo la memoria del Paese. La trasparenza non è un’opzione: è un dovere. Il governo Meloni non può voltarsi dall’altra parte anche stavolta”.
Così Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 2 dicembre 2024