Pro Life: Mori (PD), no a mistificazioni su natalità e fertilità, mobilitazione a difesa diritti donne
“Non c’è nessuna ‘difesa della vita’ nel continuo attacco al diritto di scelta, alla salute e alla libertà di oltre metà della popolazione: dietro gli slogan ideologici, le mistificazioni e la retorica paternalistica c’è solo il tentativo di limitare l’autodeterminazione femminile, di colpevolizzare le donne e di attaccare diritti fondamentali conquistati con anni di battaglie. Lo diciamo con tutta la chiarezza possibile: nessuna donna deve essere lasciata sola di fronte a pressioni, intimidazioni o coercizione.
Fertilità e natalità non sono battaglie ideologiche. Sono fenomeni complessi che richiedono politiche efficaci a livello di sistema: servizi pubblici accessibili, sostegno alla genitorialità che includa gli uomini e non li escluda dai compiti di cura, parità salariale, lotta alla precarietà e alla violenza di genere. Sappiamo bene che non si aiuta nessuna donna negandole l’accesso alla salute riproduttiva o trasformando una scelta personale come l’interruzione di gravidanza in un campo di battaglia morale, spesso infarcita di falsità e pseudoscienza.
Ci stiamo mobilitando dentro e fuori le istituzioni per difendere i principi di uno Stato di diritto e per contrastare ogni tentativo di riportare indietro le donne e quindi l’intero Paese. La vera cultura della vita è quella che garantisce dignità, libertà e giustizia sociale, non quella che impone scelte sulle vite delle donne ignorando il progresso scientifico e la loro sicurezza, e mettendole ai margini della loro stessa esperienza di vita.”
Così in una nota Roberta Mori, portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche in merito alla manifestazione promossa da Pro-life. Roma, 3 febbraio 2025
“Non c’è nessuna ‘difesa della vita’ nel continuo attacco al diritto di scelta, alla salute e alla libertà di oltre metà della popolazione: dietro gli slogan ideologici, le mistificazioni e la retorica paternalistica c’è solo il tentativo di limitare l’autodeterminazione femminile, di colpevolizzare le donne e di attaccare diritti fondamentali conquistati con anni di battaglie. Lo diciamo con tutta la chiarezza possibile: nessuna donna deve essere lasciata sola di fronte a pressioni, intimidazioni o coercizione.
Fertilità e natalità non sono battaglie ideologiche. Sono fenomeni complessi che richiedono politiche efficaci a livello di sistema: servizi pubblici accessibili, sostegno alla genitorialità che includa gli uomini e non li escluda dai compiti di cura, parità salariale, lotta alla precarietà e alla violenza di genere. Sappiamo bene che non si aiuta nessuna donna negandole l’accesso alla salute riproduttiva o trasformando una scelta personale come l’interruzione di gravidanza in un campo di battaglia morale, spesso infarcita di falsità e pseudoscienza.
Ci stiamo mobilitando dentro e fuori le istituzioni per difendere i principi di uno Stato di diritto e per contrastare ogni tentativo di riportare indietro le donne e quindi l’intero Paese. La vera cultura della vita è quella che garantisce dignità, libertà e giustizia sociale, non quella che impone scelte sulle vite delle donne ignorando il progresso scientifico e la loro sicurezza, e mettendole ai margini della loro stessa esperienza di vita.”
Così in una nota Roberta Mori, portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche in merito alla manifestazione promossa da Pro-life. Roma, 3 febbraio 2025