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Primarie, Renzi: “Saremo in tanti e comunque vada resterà un fatto positivo”

Matteo Renzi, nell’intervista rilasciata al settimanale Panorama commenta il risultato del voto ai circoli: “Ottimo risultato e chi lo nega è in malafede, ma la partita è il 30 aprile, tutta da giocare”.

Quindi replica a Cuperlo che si appella a chi è uscito dal Pd perché vada ai gazebo per votare in massa: “Ho due risposte. Una politica e una matematica. Chi se n’è andato e ha provocato a una comunità frustrazioni, smarrimenti e altro, tutto legittimo, intendiamoci, sarebbe curioso che venisse ora a votare per determinare la sorte di coloro che ha lasciato. Rispetto Cuperlo, ma non lo troverei decente” e “i numeri non mi preoccupano”.

“Abbiamo già votato in 260 mila – prosegue Renzi – a fine aprile rivoteremo, durante un ponte di festa, faccio notare. Saremo in tanti e comunque vada resterà un fatto positivo”. “Né gli editorialisti né i talk show fanno la realtà. Sono trascurabili. Dopodichè, apprezzo che siano in così tanti ad amare le primarie altrui. Se ciascuno si organizzasse le sue, sarebbe un passo avanti per tutti. In democrazia vince chi prende un voto in più. Uno. Non chi fa il commento più sofisticato la sera dal divano”.

Renzi sottolinea anche che “le primarie restano un forte messaggio democratico per certificare il consenso di un leader. Sarei per farle a livello europeo, quell’olandese, per esempio, si sarebbe risparmiato qualche sciocchezza”.

 

Sulla legge elettorale: “Hanno detto no a tutte le nostre proposte. No al Mattarellum. No all’Italicum anche al Senato. Se proponessi il diritto di voto solo ai maschi di destra sopra i quarant’anni, direbbero di no. Solo alle femmine di sinistra sopra i novanta, di nuovo no. Avranno pure un accidente di proposta quelli che ci direbbero di no comunque, vero? La nostra settimana delle superofferte è esaurita. Volevamo il sindaco d’Italia e una sola Camera. Bocciati. Bene. Abbiamo proposto altro dopo la bocciatura. No. Bene. Cortesemente, ora aspettiamo”.

“In Italia una scelta già è stata fatta: contro di me. Tra me e Grillo, Berlusconi ha scelto Grillo. Bersani ha scelto Grillo. Sulle grandi alleanze, al momento qui mi fermo. Registro che è la logica conseguenza, peraltro, della sacra alleanza sul No al referendum costituzionale”, conclude Renzi.

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