Premierato, Bonaldi (Pd): No a premier ‘arraffone’, separazione poteri fondamento democrazia
“«O la va, o la spacca»: di solito personalizzare i tentativi di riforma della Costituzione e invocare il plebiscito su di sé non va bene ai proponenti né al Paese e i precedenti lo dimostrano inesorabili. Di un premierato ‘arraffone’ in cui un premier con maggioranza relativa senza soglia si porta a casa il bottino di un premio di maggioranza che gli rende il Parlamento asservito e che, da solo, consente di eleggere il Presidente della Repubblica e, a seguire, anche la Corte Costituzionale, il Paese non ha decisamente bisogno. Non credo si debba nemmeno scomodare Montesquieu per ricordare che la separazione dei poteri è uno dei principi giuridici fondamentali dello Stato di diritto e delle democrazie liberali”. Lo scrive su Facebook Stefania Bonaldi della segreteria nazionale Pd.
Roma, 25 maggio 2024
“«O la va, o la spacca»: di solito personalizzare i tentativi di riforma della Costituzione e invocare il plebiscito su di sé non va bene ai proponenti né al Paese e i precedenti lo dimostrano inesorabili. Di un premierato ‘arraffone’ in cui un premier con maggioranza relativa senza soglia si porta a casa il bottino di un premio di maggioranza che gli rende il Parlamento asservito e che, da solo, consente di eleggere il Presidente della Repubblica e, a seguire, anche la Corte Costituzionale, il Paese non ha decisamente bisogno. Non credo si debba nemmeno scomodare Montesquieu per ricordare che la separazione dei poteri è uno dei principi giuridici fondamentali dello Stato di diritto e delle democrazie liberali”. Lo scrive su Facebook Stefania Bonaldi della segreteria nazionale Pd.
Roma, 25 maggio 2024