“L’annunciata chiusura del quotidiano “Gente d’Italia” è una di quelle notizie che non avremmo mai voluto commentare.
Non solo perché si tratta di uno dei pochissimi quotidiani italiani pubblicati all’estero, ma perché costituisce un importantissimo e utile strumento di informazione e di dibattito politico per gli italiani nel mondo.
Non a caso il giornale è tra i pochi ad avere ricevuto un riconoscimento ufficiale dalle mani del Presidente della Repubblica Mattarella e tra i rari organi informativi stampati all’estero ad essere letto e seguito in tutti i continenti.
Un giornale indipendente, libero e – se vogliamo – anche scomodo.
A noi del Partito Democratico non ha mai lesinato critiche, anche quando le abbiamo ritenute pesanti e ingiuste.
Proprio per questo la nostra solidarietà al Direttore, Mimmo Porpiglia, non è né vuole essere “di parte”: oggi vogliamo parlare a nome di migliaia di lettori e cittadini italiani nel mondo che chiedono, a ragione, una informazione migliore e maggiore dall’Italia e verso l’Italia.
Siamo certi che “Gente d’Italia” saprà affrontare e superare anche questo momento difficile, grazie alla solidarietà che la redazione sta ricevendo in queste ore da tutto il mondo. La libertà di stampa é uno dei cardini della nostra carta costituzionale: tale principio dovrebbe valere ancora di più per la stampa all’estero, essenziale all’esercizio di una piena partecipazione democratica.
Per questi motivi “Gente d’Italia” non può morire!”. Così in una nota congiunta Fabio Porta, coordinatore PD America meridionale, e Luciano Vecchi, responsabile Dipartimento Italiani nel Mondo PD.