“La manovra? Bisogna partire dai più deboli: in particolare dalle pensioni minime e dall’Ape”. Lo afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un’intervista al Corriere della Sera in cui annuncia anche la riforma dei contratti.
“Da settembre, afferma, ci sarà il voucher per un importo probabilmente compreso tra 2 mila e 5 mila euro per chi è disoccupato da più di 4 mesi.
I prossimi incontri con Cgil, Cisl e Uil sono fissati per il 6-7 e 12 settembre”, spiega a proposito del confronto coi sindacati su pensioni e mercato del lavoro.
“L’obiettivo è di arrivare il più possibile vicino all’intesa. Lo sforzo sarà coniugare i temi della discussione con i vincoli di bilancio”.
“Contrapporre politiche sociali e politiche per la crescita è un errore”, sottolinea.
“Le politiche sociali e per l’equità sono infatti necessarie per la crescita perche’, oltre che sostenere la domanda, migliorano il clima sociale generando aspettative positive. Gli interventi sociali e per le imprese debbono camminare insieme, in un giusto equilibrio”.
“Le imprese, aggiunge, sono fondamentali per creare opportunità di lavoro e crescita. Per questo abbiamo eliminato l’Irap sul costo del lavoro, daremo ancora la decontribuzione sulle assunzioni e taglieremo l’Ires.
La decisione su dove mettere le risorse sarà presa dal Consiglio dei ministri, cercando un punto di equilibrio. Io continuo a pensare che bisogna partire dai più deboli: in particolare dalle pensioni minime e dall’Ape, il meccanismo per consentire il pensionamento anticipato soprattutto per chi è nelle situazioni di maggiore difficoltà”.
Sulle pensioni “non si può dire adesso quale sarà la dimensione dell’intervento. Certamente vogliamo sostenere le pensioni minime, varare l’Ape e risolvere la questione delle ricongiunzioni onerose, e’ una questione di equita’: non possiamo far pagare altri costi a chi ha già versato i contributi ma in gestioni diverse”. Sulle misure per il lavoro, Poletti spiega che a settembre “sara’ disponibile il voucher per un importo probabilmente compreso fra 2 mila e 5 mila euro che chi e’ disoccupato da oltre 4 mesi potrà spendere presso i centri per l’impiego pubblici e privati autorizzati.
I quali lo incasseranno solo se entro sei mesi avranno trovato un lavoro a chi lo cerca. Si tratta di un intervento che in una prima fase potrebbe riguardare 50 mila disoccupati”.