“Abbiamo sempre dichiarato che le nuove regole del Jobs Act non si applica al pubblico impiego, ma solo ai lavoratori privati”. Così Giuliano Potetti, ministro del Lavoro, in una intervista a Repubblica, commenta la sentenza della Cassazione sui lavoratori del pubblico impiego, soggetti all’articolo 18 in fatto di licenziamenti. E parla della nuova norma nella Riforma della pubblica amministrazione ancora in lavorazione: “L’intenzione del ministro Madia è che l’art. 18 rimanga per il lavoro pubblico, anche perché a questo lavoro si accede per concorso pubblico e quindi la situazione è diversa. Non è un rapporto di natura privata”.
E alla domanda se oggi si porteranno in consiglio dei ministri il capitolo voucher risponde: “E’ ragionevole immaginare che domani (oggi, ndr) ci sia la stretta sui voucher ma l’ordine del giorno non è ancora arrivato”, “verrà introdotto l’obbligo di un sms ogni volta che un’azienda usa in un tal giorno un voucher e a nome di chi. In questo modo gli ispettori se vanno a controllare potranno trovare i furbi. Quello che è stato fatto con i contratti a chiamata e guarda caso proprio quando lo abbiamo fatto c’è stato il boom dei voucher. E’ la linea che vogliamo tenere un po’ su tutti i fronti. Con il Jobs Act abbiamo fatto in modo che il lavoro a tempo indeterminato costi meno di quello a tempo determinato”.