“L’emendamento del governo che estromette la Corte dei Conti dal controllo sul PNRR è una inaccettabile forzatura. Cambia in corso d’opera delicati equilibri istituzionali e depotenzia le prerogative di verifica del Parlamento. Va ritirato”. Lo scrive Antonio Misiani, responsabile Economia, Finanze, Imprese e Infrastrutture su twitter.
Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, gli fa eco: “Sul Pnrr il Governo è allo sbando, mette a rischio i soldi dell’Europa e vuole cancellare la facoltà di controllo della Corte dei Conti. Aver deciso di gestire tutto da palazzo Chigi finora ha prodotto solo ritardi. Ora non vogliono più nemmeno essere controllati. Non è accettabile, ci opporremo in ogni modo a questa ennesima forzatura”.
“L’emendamento per limitare i poteri di controllo della Corte dei Conti presentato alla Camera dal Governo al Dl PA è vergognoso e inaccettabile”, spiega Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato. “Vergognoso perché intende sottrarre alla Corte il controllo e la verifica sull’utilizzo delle risorse del PNRR. Inaccettabile perché toglie a Camera e Senato, cioè al Parlamento, la possibilità di chiedere alla Corte la verifica, tramite una relazione, dell’iter dei progetti. Siamo di fronte ad alterazione dell’equilibrio dei poteri e ad una riduzione delle prerogative parlamentari che non è sopportabile”.
Chiude Debora Serracchiani, responsabile Giustizia in segreteria nazionale: “E’ inaccettabile che il governo, intollerante ai controlli, decida di limitare l’azione della magistratura contabile. Oltre ad essere un ennesimo tassello di una deriva autoritaria si tratta di azione che contrasta con le decisioni dell’Europa sul Pnrr”.