“Purtroppo l’analisi dell’UPB conferma tutte le nostre preoccupazioni e denunce sull’attuazione del piano asili e scuole dell’infanzia: anche dopo il drastico taglio previsto con la prima rimodulazione del PNRR che ha portato a una riduzione di oltre 100 mila posti, si rischia di perdere ulteriori 26 mila posti. Tutto questo a causa delle incertezze frutto delle scelte del governo in questi due anni: a dicembre è stato utilizzato solo il 25% dei fondi a disposizione. Ci troviamo di fronte a un quadro che impedirà di realizzare gli interventi previsti dal piano per ridurre le disuguaglianze territoriali nell’accesso ai servizi per l’infanzia”. Lo scrive in una nota Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd.
“Peraltro, prosegue Manzi, il governo ha aggirato l’obiettivo del 33% di posti da garantire entro il 2027, trasformandolo in un obiettivo su base regionale del 15% e, inoltre, ha tagliato le risorse destinate agli enti locali che avranno problemi a reperire fondi per la gestione degli asili. Una situazione grave che merita parole chiare da parte del governo. L’esecutivo -aggiunge preoccupata- sta rinunciando a garantire ai bambini e alle bambine il fondamentale diritto a un percorso educativo di qualità sin dai primissimi mesi di vita e di raggiungere gli standard europei. Questo significa che nonostante le ingenti risorse stanziate dal PNRR, quasi tutti i comuni con meno di 500 abitanti rischiano di non avere un nuovo nido e l’82% dei territori che oggi non ha una struttura per bambine bambini fino ai 3 anni continuerebbe a non averla. Chiediamo al Ministro Foti di venire al più presto in aula a spiegare cosa intendano fare”.