“Sul dossier Alitalia sono trascorsi mesi, il prestito ponte si sta assottigliando ma dal Governo non vi è alcuna trasparenza sulle trattative di cui leggiamo solamente sulla stampa, una scelta assolutamente in linea con l’improvvisazione e il pressapochismo, con le bugie e le false promesse di questi mesi”.
Così in una nota Antonio Misiani, capogruppo Pd in commissione Bilancio al Senato.
“Non c’è traccia di un piano industriale, i rappresentanti dei cittadini eletti in Parlamento continuano ad essere tenuti all’oscuro sugli sviluppi della vicenda, così come i lavoratori che non vengono convocati dai Ministri competenti, Di Maio e Toninelli, e sono abbandonati al loro destino.
Oggi apprendiamo dalla stampa della novità di un pressing di Di Maio per un eventuale ingresso nel perimetro aziendale di Alitalia di una società del gruppo Toto, proprietario della società concessionaria dell’Autostrada dei Parchi contro la quale si era scagliato nei mesi scorsi il Ministro Toninelli.
Non c’è altro tempo da perdere: il Governo venga subito in Parlamento a riferire sullo stato della trattativa e renda noto il piano industriale. Allo stesso tempo si convochino i sindacati al Ministero per condividere i prossimi passaggi che, allo stato attuale, lasciano presagire un futuro amaro per migliaia di lavoratori dell’azienda e dell’indotto”.
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“Apprendiamo ancora una volta dai giornali l’ennesima capriola del Ministro Di Maio sulla vicenda Alitalia”. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera, a proposito delle notizie di stampa sulle ipotesi riguardanti il salvataggio di Alitalia.
“L’approssimazione – continua – da apprendista stregone usata del vice-premier Di Maio ha sollevato l’obiezione dell’Autorità per l’Energia, preoccupata da quanto previsto nel decreto Crescita circa l’uso delle risorse della Cassa dei Servizi energetici e ambientali per finanziare l’operazione, con i cittadini utilizzati subdolamente come finanziatori attraverso i costi sulle bollette”.
“Non solo – dice ancora la parlamentare -. Risulterebbe che inoltre il governo starebbe dialogando ancora con i concessionari autostradali. Ora sarebbe la volta della famiglia Toto, quale possibile socio privato, come se quanto accaduto nel 2008 non avesse insegnato nulla”.
“Il Governo farebbe bene a usare parole di verità su Alitalia e a pronunciarle in Parlamento considerati i rischi sul futuro della compagnia aerea”, conclude Paita.