“L’Earth day è un segnale di responsabilità condiviso. Possiamo discutere dei mezzi di trasporto dell’energia rinnovabile ma credo che la prima sfida oggi sia quella di chiedere gli occhi per un secondo e immaginare il futuro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel corso della cerimonia per la firma dell’accordo di Parigi sul clima Cop21 (l’accordo sul clima raggiunto dai 196 leader mondiali lo scorso dicembre a Parigi). La cerimonia si è svolta per scelta della Nazioni Unite oggi, nella Giornata della Terra. Per entrare in vigore nel 2020, l’accordo deve essere ratificato, accettato o approvato da almeno 55 Paesi che rappresentano il 55 per cento delle emissioni mondiali di gas serra.
“Perché qui non c’è solo la presenza dei capi di governo e dei membri della società civile ma oggi anche i nostri figli e nipoti”, ha proseguito Renzi. “Finalmente per la prima volta dopo tanti anni in questa sala di assemblea così prestigiosa e così ricca di divergenze e divisioni durante i giorni comune, è un segnale di responsabilità condiviso. Finalmente diamo un messaggio di pace. Credo che l’accordo sulla sostenibilità energetica non sia importante per i singoli punti che contiene ma per il messaggio politico che viene dato”.
“La politica può dare speranza alle prossime generazioni”, conclude Renzi nel precisare che “continueremo nei prossimi mesi a lavorare insieme. Siamo molto orgogliosi come italiani per i nostri risultati ottenuti e per quelli che otterremo”.
L’Italia sarà protagonista di questo accordo storico, per i nostri figli e per i nostri nipoti pic.twitter.com/Y2syZhfhwq
— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 22, 2016
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“L’Earth-Day che festeggiamo oggi è un importante momento di sensibilizzazione che anche nel 2016 si pone l’obiettivo di coinvolgere maggiormente politica, governi e soprattutto cittadini nella giusta difesa del pianeta. La data del 22 aprile di quest’anno poi assume un significato maggiore: coincide in effetti con la firma, al Palazzo di Vetro di New York,degli accordi sul clima assunti lo scorso dicembre a Parigi alla 21ma Conferenza ONU delle Parti da ben 195 paesi, per l’Italia sarà presente il premier Renzi.
Si tratta di un occasione planetaria per riflettere e finalmente agire sulle emergenze ambientali che affliggono il pianeta. Impegni che il nostro Paese intende, come avvenuto a Parigi e oggi all’ONU, solennemente onorare. I cambiamenti climatici infatti, oltre ad alimentare purtroppo il nuovo fenomeno degli eco-migranti e dei conflitti generati da cause ambientali, assieme all’inquinamento di aria, acqua e suolo, alla distruzione degli ecosistemi con migliaia di piante e specie animali, alla desertificazione e all’esaurimento delle risorse non rinnovabili stanno minando la sopravvivenza stessa della Terra, almeno così come lo conosciamo.
E’perciò necessario implementare quanto deciso a Parigi epensare a soluzioni concrete che permettano di eliminare gli effetti negativi delleattivitàantropiche: riducendo le emissioni, promuovendo le fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza, abbandonando il modello di sviluppo del ‘business as usual’ a favore di uno sviluppo davvero sostenibile, incentivando forme di economia circolare con il riuso di materiali e la riduzione drastica della produzione di rifiuti, la conservazione delle risorse naturali e dei suoli, un’agricoltura a basso impatto, la cessazione dello sfruttamento intensivo di habitat vergini”.
Chiara Braga, responsabile Ambiente del Partito Democratico.
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