“Aggiungeremo dove c’è più bisogno senza togliere nulla a nessuno. Non c’è alcuna intenzione di mettere mano alle pensioni di reversibilità. E’ una questione che non esiste”. Intervistato da Repubblica, il responsabile economico del PD Filippo Taddei assicura che nè dal suo partito, nè dal governo sono mai arrivate dichiarazioni che possano far pensare ad un taglio delle prestazioni.
“La polemica – dice – è del tutto infondata. Il testo non parla di tagli. L’obiettivo di quell’intervento è uno solo: far arrivare le risorse che il governo ha stanziato per contrastare la povertà alle persone che ne hanno maggior bisogno. Razionalizzazione non vuol dire togliere: in questo caso vuol dire dare, premiando chi parte da una situazione di effettivo svantaggio”, spiega Taddei.
“Per definire quella condizione, terremo conto di tutte le voci che compongono il reddito, ma andremo ad aggiungere dove c’e’ piu’ bisogno senza togliere nulla a nessuno.
Il testo così redatto serve a proteggere particolari tipologie di famiglie. Mettiamo il caso di una nonna che mantenga da sola con la sua pensione i nipoti orfani. Se non avessimo inserito quella frase nel disegno di legge, non avremmo potuto utilizzare le risorse – 600 milioni quest’anno, un miliardo dal 2017 – per aiutare quel nucleo famigliare che vive solo di previdenza”, prosegue l’esponente del Pd.
In merito alla possibilità di interventi futuri sulla reversibilità, “l’unico intervento in materia previdenziale che il governo ha previsto e messo in calendario per quest’anno è quello sulla flessibilita’ in uscita”, dichiara Taddei.