Parte il “Progetto Accoglienza Ucraina” del Partito Democratico, che – grazie al radicamento degli oltre 5000 circoli sul territorio nazionale – prevede il coordinamento unitario della raccolta e della messa in rete delle disponibilità personali di iscritti, elettori e simpatizzanti del Partito Democratico.
I circoli del Pd si trasformeranno in luoghi di socializzazione, alfabetizzazione italiana, ricreazione, incontro e sostegno per le donne e i bambini ospitati nel nostro Paese. Una grande operazione di accoglienza in coordinamento con la comunità ucraina già domiciliata o residente per avviare percorsi di accoglienza e integrazione.
Anche la comunità del Partito Democratico vuole così contribuire al consolidamento della rete europea dell’accoglienza, che vede innanzitutto il coinvolgimento di tanti soggetti nel SAI, Sistema di Accoglienza e Integrazione, coordinato dalle Prefetture italiane. Un’iniziativa che si aggiunge alla promozione della campagna di donazioni già avviata da UNHCR, Unicef, Croce rossa, Sant’Egidio e Soleterre. Le Nazioni Unite stimano in più di 7 milioni il il numero di rifugiati ucraini che potrebbero arrivare in Europa nelle prossime settimane.
Queste le azioni avviate:
- Messa a disposizione di alloggi di proprietà o in locazione, stanze con posti letto in alloggi di proprietà, in forma gratuita per un periodo di almeno 6 mesi che saranno prese in carico dai circoli o dalle federazioni grazie ad operazioni di autofinanziamento o attraverso iniziative di raccolta fondi specifiche;
- Attività di ricerca di alloggi da locare o in comodato gratuito (anche B&B, agriturismi, ecc) per almeno 6 mesi/1anno, le cui spese di vitto e gestione sono a carico del circolo/federazione che provvederà attraverso modalità da attivare di autofinanziamento, ovvero attraverso iniziative di raccolta fondi specifiche.
Le disponibilità raccolte vengono messe a disposizione dei Comuni e, per loro tramite, alle Prefetture, per essere poi inserite nel SAI per essere poi, dopo le valutazioni di merito e funzionali, assegnate ai profughi ucraini, aumentando così la capacità di accoglienza abitativa dentro la rete che sul territorio è già coinvolta su altre emergenze.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il circolo più vicino o scrivere a [email protected]