“Il governo ha appena tagliato lePensionia 6 milioni di persone. Stiamo parlando diPensionia partire da 1500 euro lordi al mese. Salvini e Di Maio, vergognatevi!”. Lo ha scritto su twitter il segretario del Pd NicolaZingaretti.
A giugno (rigorosamente DOPO le elezioni europee) arriverà il taglio delle pensioni. D’oro? No, quelle superiori a 1.500 euro. È uno dei tanti frutti avvelenati della demagogia della Lega e dei 5 Stelle, che gli italiani stanno pagando sulla propria pelle
— Antonio Misiani (@antoniomisiani) 22 maggio 2019
Per Francesca Puglisi, candidataPdalle Europee nella circoscrizione Nord-est, “siamo di fronte alla solita messa in scena, a beneficio o a maleficio degli elettori”. “Avevano promesso il bengodi ai pensionati, il tutto si e’ ridotto, lo dicono i dati Inps, di assegni vhe raggiungo al massimo i 70 euro per pochissime persone. E e allo stesso tempo hanno tagliato 3 miliardi e mezzo di euro ai pensionati, bloccando le rivalutazioni che aveva fatto il governo Gentiloni. Su questo per altro migliaia di anziani ancora non sanno che all’indomani del 26 Maggio arriverà ’ la richiesta di restituire i primi 4 mesi di rivalutazione percepita dallepensionimedio basse. Tutto questo e’ il governo del disfare: tagliare nelle tasche a quelle persone che avevano illuso con le loro promesse non mantenute”.
“Lega e Cinque Stelle tagliano le #pensioni da 1500 euro lordi al mese e preparano la tassa piatta per i milionari. Forti coi deboli e deboli con i forti. Prima se ne vanno e meglio è”. Così Maurizio Martina.
Ripetiamolo lentamente e scandendo bene le parole,ogni volta che si può.
Lega e 5stelle hanno tagliato le pensioni.— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 23 maggio 2019
“Questi signori che dicono di aver sconfitto la povertà hanno tagliato la pensione media dopo 43 anni di lavoro da 1.632 euro a 1.552 euro a gente che ora si trova questo bel premio. Non erano loro che avrebbero tagliato gli stipendi dei parlamentari? LePensionid’oro? Li hanno tolti invece alla povera gente. Questi cafoni, delinquenti, ignoranti non hanno un minimo di vergogna”. Così Gianni Farina, candidato delPdnel collegio nord-ovest, interviene sul taglio da giugno dellePensionisuperiori a 1500 euro. “Il governo – dichiara Farina – usa i pensionati italiani come un bancomat. E’ una decisione insopportabile perché, ancora una volta, si mettono le mani nelle tasche di chi ha lavorato duramente per una vita facendogli pagare il conto di manovre scellerate che calpestano la dignità dei pensionati”. Sottolinea ancora l’esponente dem “nulla e’ stato previsto, inoltre, sul fronte delle tasse che i pensionati pagano in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti e tanto meno sulla sanità , sull’assistenza e sulla non autosufficienza, temi di straordinaria rilevanza per la vita delle persone anziane e delle loro famiglie che – conclude Gianni Farina – necessiterebbero di interventi e risorse”.